Proprietaria di Château Dauzac dal 1989, nel 2014 MAIF ha acquistato le azioni detenute da Vignobles Lurton, nella società che gestiva la tenuta. La compagnia assicurativa ha intrapreso una politica di completo rinnovamento, con l’obiettivo di ottenere uno dei migliori vini della denominazione. Oggi è Christian Roulleau, fondatore di SAMSIC, a dirigere questa splendida tenuta, mentre Laurent Fortin rimane alla direzione generale e Philippe Roux alla direzione tecnica.
Château Dauzac ha il grande privilegio di possedere un vigneto di 49 ettari, in un solo appezzamento: 45 ettari nella denominazione Margaux e 4 ettari nella denominazione Haut-Médoc. Situata nei pressi dell’estuario della Gironda, che influenza ecosistema dei vigneti in modo determinante, la tenuta è protetta dai venti oceanici dalla sua posizione privilegiata nel cuore un territorio di 120 ettari di prati e boschi. Le uve vendemmiate a Château Dauzac vengono diraspate e poi avviate alla fermentazione in vasche d’acciaio inox, dotate di un sistema brevettato di gestione delle vinacce, che permette un'eccellente estrazione dei tannini. Ogni parcella viene vinificata separatamente, così come i vitigni presenti nella tenuta. Le vinificazioni separate facilitano la selezione delle migliori vasche, che durante gli assemblaggi saranno riservate esclusivamente al primo vino Château Dauzac. Il secondo vino, La Bastide Dauzac, realizzato con le uve di vigne più giovani o coltivate in zone con esposizioni meno favorevoli, è prodotto con la stessa cura del primo vino.

Château Dauzac ha la particolarità e il privilegio di avere un vigneto di 49 ettari in un unico appezzamento, situato nelle denominazioni Margaux (45 ettari) e Haut-Médoc (4 ettari). Protette dai venti oceanici da circa 70 ettari di foreste circostanti, le vigne affondano le radici in un primo strato di ghiaia e in un substrato di argilla e calcare. Tra i filari si coltiva il 70% di cabernet sauvignon, il 29% di merlot e qualche pianta di petit verdot.
La raccolta viene effettuata a mano per rispettare il più possibile l'integrità del frutto. Ogni parcella è poi vinificata separatamente con le estrazioni più delicate possibili. Nel 2016 Château Dauzac è stato il primo Grand Cru Classé del 1855 a proporre un vino "vegano", con l'utilizzo di proteine vegetali al posto dell'albume d'uovo. I vini maturano tra i 12 e i 18 mesi in botti (per un 60% nuove).
Nel calice si presenta di colore porpora molto intenso e con un profumo delizioso, che fonde frutti a bacca nera e spezie. Il sorso è denso, ampio e particolarmente ricco. I tannini avranno bisogno di alcuni anni per ammorbidirsi. È sicuramente un ottimo vino da invecchiamento.