La piantagione di canna da zucchero Enmore fu creata agli inizi del XIX secolo da Edward Henry Porter sulla riva est del fiume Demerara. Quando il governo della Guyana nazionalizzò la produzione di rum nel 1974, era una delle ultime distillerie ancora in attività, insieme a Diamond e Uitvlugt. Per la distillazione si utilizzavano due colonne Coffey in legno - il Chlorocardium rodiei, o Greenheart in inglese, generalmente impiegato nella costruzione di navi per via della sua buona resistenza all’umidità e per la sua capacità, paragonabile a quella del rame, di purificare i vapori dei composti solforati prodotti durante il processo. Costruite nel 1880 sul modello inventato da Aeneas Coffey nel 1832, le colonne vennero trasferite a Uitvlugt dopo la chiusura della distilleria nel 1994, poi a Diamond dopo la chiusura di Uitvlugt nel 1999. Stessa sorte per l’alambicco in legno Versailles a distillazione discontinua che Enmore aveva recuperato dopo la chiusura della distilleria omonima nel 1978.

Rum di melassa della distilleria Enmore distillato nel 1995 e imbottigliato a grado pieno nel 2011 dopo 16 anni di maturazione al clima tropicale. Secondo l’etichetta si tratta di un blend di otto botti (n° 7104-7111) dell’ultima distillazione fatta da Enmore, che però dovrebbe aver chiuso i battenti nel 1994. Per fare ancora più confusione, l’etichetta indica che la distillazione è stata fatta tramite single pot still, mentre Enmore utilizzava un alambicco a colonna Coffey di legno. Questo rum è una selezione dell’imbottigliatore genovese Velier, all’epoca in cui Luca Gargano aveva accesso alle cantine della Demerara Distillers Limited (DDL) grazie all’amico Yesu Persaud. e hanno contribuito in larga parte alla fama della società genovese, insieme agli eccezionali imbottigliamenti di Caroni. Oggi Velier non ha più accesso alle riserve di DDL e queste bottiglie fanno parte dei rum più ricercati dai collezionisti e dagli appassionati per il carattere tipico e la concentrazione conferita dall’invecchiamento al clima tropicale.