Se non conoscete ancora le Côtes du Marmandais, questa è l’occasione giusta per saperne di più. Elian da Ros è stato uno dei primi viticoltori a lasciare la cooperativa della regione nel 1997 per produrre i suoi vini. La denominazione, che dal 1998 ad oggi è passata da 3 a 8 produttori indipendenti, inizia a conoscere un discreto successo. Questa regione viticola si trova nel sud-ovest della Francia - vicino a Bordeaux-, e presenta alcuni climat, terroir e vitigni estremamente caratteristici, tra cui ricordiamo l’abouriou.
Ma torniamo a noi. Questo viticoltore è nipote di un emigrato italiano che si stabilì in Francia per motivi di lavoro, all’epoca in cui le fabbriche avevano bisogno di manodopera. Poco a poco, la famiglia inizia ad acquistare terreni per adibirli alla policoltura. Il padre di Elian si consacra allora esclusivamente alla coltivazione della vigna. È grazie a lui che nasce il suo attaccamento alla terra: “A 4 anni, volevo diventare un agricoltore, a 8 anni ho deciso che sarei diventato viticoltore e questa passione non mi ha mai abbandonato”. Dopo aver ricevuto un’ottima formazione presso la leggendaria tenuta di Zind Humbrecht in Alsazia, fa ritorno nelle terre di famiglia nel 1997. All’epoca decide di abbandonare la cooperativa, acquistando alcune vigne e rivendendone altre, prima di costruire la sua cantina. I suoi vini, pian piano, sono riusciti a conquistare un posto d’onore nella denominazione e si caratterizzano per la loro sapidità, eleganza e carattere estremamente fruttato. Per saperne di più sulle Côtes du Marmandais e sulla tenuta,


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Questa cuvée è un assemblaggio di vini prodotti da due coniugi: Sandrine Farrugia e Elian Da Ros. Sandrine è originaria della Guyana, il regno del rum. Mentre Elian è il nipote di un immigrato italiano trasferitosi nel Lot-et-Garonne per lavorare nelle fattorie locali. Dopo essersi incontrati e sposati, i due si sono ritrovati a produrre vino, a Cocumont, ognuno nella propria azienda.
Nel 2017 hanno pensato di produrre una cuvée in comune, “Histoires de boire”, un vino naturale. Un successo a quattro mani, proposto esclusivamente in formato magnum “per essere sicuri che basti per due”.
Questo assemblaggio di merlot e abouriou è un vino fresco, fruttato e strutturato. L’abouriou è un vitigno locale, soprannominato “il beaujolais” dalla gente del posto.