La famiglia Maillard è parte della viticoltura della Borgogna dal 1766. Nel 1952 Daniel Maillard, padre di Pascal, decise di dedicarsi esclusivamente a questa attività, concentrando i suoi sforzi per far crescere la tenuta e produrre le sue cuvée nel rispetto del terroir e del suolo. La proprietà passo quindi da due ettari agli attuali 19, ripartiti nei comuni di Aloxe-Corton, Pommard, Beaune, Ladoix-Serrigny, Chorey-les-Beaune, Meursault, Volnay, Savigny-les-Beaune…
Tanto nelle vigne quanto in cantina si seguono i metodi tradizionali, anche se Pascal fa di tutto per evitare i vari trattamenti. Tutte le cuvée, classificate a partire dalla denominazione regionale fino ai Grand Cru, sono realizzate in modo meticoloso, dalla selezione delle uve, passando per la vinificazione fino all’invecchiamento in botti di rovere da 228 litri...
Se avrete l’occasione di fare un tour in zona, non perdete una visita della cantina, con un magnifico pozzo che funge da tavola di degustazione. Nel complesso si tratta di una gemma della Borgogna dai prezzi ancora contenuti.

Leggere l’articolo del blog relativo al Domaine Maillard père & fils

A soli 13 anni il figlio di Pascal Maillard, Jules, 12° generazione della famiglia Maillard, convinse suo padre a reimpiantare il vigneto di famiglia, da poco estirpato, con uve chardonnay, nonostante il suo bisnonno avesse scelto il pinot noir. Il giorno del compleanno di suo nonno, il 17 marzo 2016, è stato deciso che le vigne sarebbero state ripiantate con lo chardonnay.
Questo vino, semplicemente meraviglioso, è dotato di un bouquet a base di fiori bianchi, di un'ottima espressione aromatica e di un’eccezionale persistenza. Un vino in cui la firma del terroir si fonde con l'impronta della nuova generazione...
Nella vigna il Domaine Maillard opera in modo sostenibile, cercando di ridurre al minimo i trattamenti. Il lavoro, scandito dal calendario lunare, prevede il massimo sfoltimento, per lasciare solo 6 o 7 grappoli per pianta. Dopo la raccolta manuale vengono selezionati solo i grappoli migliori per produrre la cuvée Jules.