In un’enclave idilliaca della Hood River Valley in Oregon, Nate Ready e la compagna China Tresemer hanno messo a frutto i loro numerosi talenti in enologia, orticoltura, cucina e arti visive per dar vita alla tenuta Hiyu Wine Farm. Anziano sommelier, Nate rilevò la proprietà nel 2010, volendo creare una fattoria all’antica che oggi conta 15 ettari, sei dei quali destinati alle vigne, due alla pastorizia, tre all’orticoltura e due alla foresta. Il tutto all’insegna della natura e ispirato sia all’agricoltura biodinamica, sia alla permacultura. Circa 80 diversi vitigni sono coltivati presso la fattoria. Il lavoro del terreno è pressoché nullo, a parte qualche intervento con la falce sotto i ceppi. Le viti vengono potate solo una volta all’anno e non viene praticata la vendemmia verde. La tenuta utilizza meno prodotti rispetto ad un vigneto biologico o biodinamico: la peronospora è tenuta sotto controllo tramite l’aggiunta di olio di cannella e altre infusioni. In cantina si prediligono vinificazioni realizzate con il minimo intervento.

La cuvée Pleaides, frutto dell’ispirazione di Sean Thackery, vanta un profilo al contempo complesso e delizioso. Diversamente da quanto ci si potrebbe aspettare, è proposta a un prezzo più che ragionevole. Contrariamente alle altre cuvée della gamma, si tratta di un assemblaggio di oltre 50 varietà, provenienti da 4 vigneti distinti. Ogni vino è fermentato e macerato singolarmente, prima dell’assemblaggio.
All’olfatto, ritroviamo un bouquet aromatico denso con sentori speziati, note di frutti rossi e ciliegia. Al palato, i tannini sono intensi.
Vi consigliamo di degustare questo vino con ricette a base di capriolo saltato in padella o un sanguinaccio bianco al Porto.