Il Domaine de la Grand’Cour è una tenuta di proprietà della famiglia Dutraive. Il gamay è coltivato sulle denominazioni Fleurie e Brouilly. La tenuta di 11,7 ettari ha ottenuto la certificazione di agricoltura biologica nel 2009. Jean-Louis Dutraive lascia che il terroir si esprima al massimo nei vini, con una vinificazione senza solfiti e a basse temperature, l’utilizzo di lieviti indigeni e la macerazione carbonica. I vini non sono soggetti a filtrazione né a chiarifica e sono naturali. Questa tenuta attualmente è una delle migliori del Beaujolais.

L’uva viene vendemmiata a mano e trasferita nei tini, senza diraspatura né pigiatura. La fermentazione, avviata spontaneamente dai lieviti indigeni, viene effettuata a bassa temperatura con aggiunta di anidride carbonica, ma senza aggiungere solfiti. Il vino viene poi lasciato invecchiare per il 30% in barrique di rovere, per il 35% in vasche in acciaio inox e per il 35% in grandi botti di rovere. Gli interventi del viticoltore sono ridotti al minimo per permettere la piena espressione del terroir del lieu-dit Papolet, caratterizzato da una vena di quarzo che conferisce al vino una certa mineralità dominata dall’armonioso carattere fruttato. Questo vino può essere degustato da giovane, ma qualche anno di riposo gli permetterà di esprimere tutto il suo potenziale. Si tratta di una cuvée particolare perché, a causa della perdita nel 2016 di quasi tutto il raccolto, la famiglia Dutraive l’ha prodotta con uve acquistate dalla famiglia Thillardon.