Presente nel celebre manga Gocce di Dio, lo Château Le Puy è una tenuta imprescindibile di Bordeaux: vini naturali profondi, energici e fruttati, che a detta del proprietario meriterebbero una denominazione a sé.
Gli Amoreau sono viticoltori dal 1610 e risiedono nella zona tra Libourne e Bergerac. Una tenuta più unica che rara, sicuramente una delle più innovative di Bordeaux. Le vigne sono coltivate in agricoltura biodinamica, il legno nuovo è stato bandito e gli Amoreau sono estremamente parsimoniosi nell’aggiunta di solfiti. Le diverse cuvée sono esattamente il contrario dei vini standard e si distinguono per la stupefacente giustezza e per una piacevole rusticità, un po’ contadina, unita ad una bevibilità sorprendente per un Bordeaux. Tutte qualità che ebbero una vasta eco nei media, quando l’annata 2003 dello Château Le Puy fu consacrata il miglior vino del mondo dal celebre manga Gocce di Dio...
Queste ragioni spinsero Jean-Pierre Amoreau e il figlio Pascal a depositare all’INAO (l’Istituto nazionale dell’origine e della qualità) una richiesta di riconoscimento di AOC per “Le Puy”, la cui superficie rappresenta solo una piccola parte (5,6 ettari) dei 50 complessivi dell’omonima tenuta. Vedremo gli sviluppi... In ogni caso, nel 2017 l’azienda ha abbandonato di sua iniziativa l’AOC Côtes des Francs per godere di una maggiore libertà. Tutti i loro vini sono oggi prodotti in Vin de France. Nella tenuta degli Amoreau, l’originalità è una tradizione di famiglia. Lo Château si è persino dilettato in un esperimento di invecchiamento di una cuvée nelle stive di una barca a vela in occasione di una traversata atlantica di diversi mesi, ciò allo scopo di far rivivere il mito dei galeoni che giacciono sul fondo dei mari con il loro carico di bottiglie di vino.
Per maggiori informazioni sulla tenuta
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Emilien, che un tempo si chiamava semplicemente Château le Puy, è la cuvée storica della tenuta. È un assemblaggio di 85% di merlot, 7% di cabernet sauvignon, 6% di cabernet franc, 1% di malbec e 1% di carménère. La tenuta utilizza i metodi biodinamici e le vinificazioni sono naturali, con fermentazioni spontanee tramite lieviti indigeni, quantità molto basse di solfiti aggiunti, senza fertilizzanti e senza chiarifica e filtrazione. L’invecchiamento avviene in grandi botti di rovere e barrique usate per 24 mesi. Alla degustazione il vino sfoggia un colore granato e sprigiona un profumo intenso di frutti rossi maturi (ribes nero e rosso). Con il tempo i sentori virano verso aromi terziari come i funghi e il sottobosco. Questo vino delicato e vellutato è straordinario al palato e offre una lunga persistenza con sapori complessi. Gli assaggiatori più impazienti potranno degustarlo giovane, mentre chi vorrà attendere potrà custodirlo gelosamente in cantina per diversi anni. Un gran vino di Bordeaux biodinamico e naturale: un’eccellenza!