Valle della Loira | Annata 2018
Ancora un’annata per niente semplice e omogenea nella Loira, sta diventando un’abitudine! Non ci sono stati eventi drammatici come il gelo o la grandine del 2016 e 2017, ma una serie di piccoli intoppi che complicano il lavoro del viticoltore. I problemi principali sono stati gli intensi attacchi di peronospora, che hanno avuto conseguenze negative sulle rese in molte tenute, e un estate molto e forse troppo calda. Fortunatamente la fine del periodo di maturazione è stata caratterizzata da ottime condizioni climatiche e a settembre il sole è stato abbondante e i frutti della vendemmia molto sani.
Alcuni vini rossi hanno un carattere simile a quello dei vini del sud, a volte eccessivo con tannini potenti, mosti molto scuri e una materia che necessiterà di tempo per distendersi e arrotondarsi. Grazie ai terreni molto calcarei, la zona di Saumur e Saumur-Champigny sembra aver conservato più freschezza. È arrivato il momento di interessarsi seriamente anche ai vini rossi dell’Auvergne che hanno fatto notevoli passi avanti negli ultimi anni, con una tendenza alle produzioni naturali molto marcata.
Per quanto riguarda i bianchi, bisognerà prestare attenzione all’acidità di alcune cuvée di Chenin, delle quali è una delle qualità gustative. Nel complesso i diversi Muscadet, i cru e gli altri, hanno dato ottimi risultati, ma bisogna sottolineare che si tratta di vigneti che hanno fatto notevoli progressi negli ultimi dieci anni. I vini dolci, legati essenzialmente a un buon appassimento, sembrano di ottimo livello, con una bella struttura e una tensione sufficiente per conferire potenziale di invecchiamento.