Prima di dedicarsi alle viti, alle mura e alle terre del Clos des Fées, Hervé Bizeul ha esplorato il mondo e fatto esperieza in diversi ambiti del settore vinicolo: ha lavorato come sommelier, come giornalista, ma soprattutto come fedele servitore delle aspre e fiere terre che contraddistinguono il Roussillon. Un giorno, alla fine degli anni '90, di fronte a questo deserto di garighe, di muri a secco e di viti piantate a colpi di piccone tra lecci dai rami torturati, decise di seguire fino in fondo la sua passione per il vino diventando lui stesso un viticoltore.

Hervé Bizeul raggiungerà rapidamente il successo e la notorietà grazie al suo superbo lavoro nelle vigne ma anche alla formidabile energia dedicata alla vendita e promozione dei suoi vini, con una forte sensibilità all'interazione, qualità che spesso manca ai viticoltori, solitari e poco abituati alle relazioni commerciali. Col tempo è riuscito ad ingrandire la tenuta acquistando nuovi appezzamenti vitati o da piantare, assumendo personale, acquistando attrezzature sempre più avanzate e continuando a partecipare alle fiere di settore per promuovere i propri vini e quelli della sua regione. Hervé Bizeul non ha però abbandonato la sua passione per la scrittura, anzi, oggi è uno dei collaboratori più prolissi della blogosfera.

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Una grande figura nel mondo del vino e del Roussillon, che si è fatto conoscere per il suo desiderio di produrre grandi vini di carattere capaci di equagliare certi Grand Cru, Hervé Bizeul ci propone una piacevole versione di Côtes Catalanes IGP a base di pinot noir. Le uve provengono da vigne piantate su un pendio ripido e scosceso nel lieu-dit Cabrils, che si trova nel territorio comunale di Tautavel. Le vigne affondano le radici in terreni d’argille rosse e nere. L'esposizione rivolta a nord e la vendemmia anticipata, consentono di mantenere una buona acidità, fondamentale per l'equilibrio del vino. Alla macerazione prefermentativa a freddo, segue la fermentazione avviata con lieviti indigeni. Segue un invecchiamento della durata di 8-10 mesi in botti di rovere. La degustazione ci trasporta dentro un vero e proprio cesto di frutti rossi, dove note di mora e ciliegia si mescolano ad aromi di macchia mediterranea e ad una leggera sfumatura boisé. Il sorso è denso e sensuale e termina su una lunga nota aromatica. Un Pinot Noir che rivela la generosità del Roussillon.