Il Domaine Sérol è una tenuta di carattere familiare, gestita con mano esperta da Stéphane Sérol e sua moglie Carine. La proprietà è stata rilevata nel 1996 ed entrambi hanno lavorato duramente per ripulire i terreni e ripiantare in splendidi terroir. La zona si trova a un’altitudine compresa tra i 100 e i 500 metri sul livello del mare, sui contrafforti orientali del Massiccio Centrale. Il gamay saint-romain, vitigno tipico della regione, lo chenin e il viognier sono coltivati da una quindicina di persone, secondo i principi della biodinamica e occupano 27 ettari di terreni di matrice granitica. In vigna le rese sono controllate e tenute basse per guadagnare in complessità e maturità. Le uve sono vendemmiate a mano e, ovviamente, la vinificazione si svolge nel modo più naturale possibile. La moderna cantina consente la vinificazione per singola parcella, con l’obiettivo di far esprimere all'uva la sua identità e quella del suo terroir d’origine, classificato nella denominazione Côte Roannaise. Premiata dalle guide della Revue du Vin de France e Bettane+Desseauve, la tenuta è sicuramente una certezza di questa regione in ascesa.

Probabilmente sapete che la Loira è il fiume più lungo della Francia. Forse non sapete però che i vigneti coltivati nelle gole della Loira, nei pressi della sorgente del fiume e sui contrafforti orientali del Massiccio Centrale (non lontano da Lione), appartengono alla zona vinicola della Loira. Nel Domaine Sérol, situato nella denominazione Côte Roannaise, viene coltivata in regime biodinamico la variante saint-romain del gamay.
Questa cuvée parcellare proviene da un terreno composto da arenarie di sabbie di granito ricche di manganese e ossido di ferro, esposto a est, a oltre 400 metri di altitudine. Le uve sono vendemmiate manualmente e vinificate per metà a grappolo intero. Il vino presenta un bouquet intenso e complesso, con aromi di frutti rossi, cenni floreali e di spezie (chiodi di garofano, pepe). Le note di vaniglia rendono in finale più morbido, bilanciando i tannini abbondanti ma sottili.
Perdrizière è un vino da bere giovane per apprezzarne il frutto croccante, in abbinamento a piatti speziati o a carni in umido.