Bisogna riconoscere che Benoit Rosenberg è un uomo audace. Nel 2012 si è stabilito in Auvergne per comprendere a fondo le caratteristiche di quest’area, che poco a poco ha cominciato a parlare di lui. Così, allo stesso modo, Benoit Rosenberg ha fatto parlare di sé poco a poco. C'è da dire che quando un nuovo personaggio arriva nella regione, è un evento. Un evento che si è notato a Saint-Maurice, cittadina situata a sud-est di Clermont-Ferrand. Benoit Rosenberg è un uomo audace. Originario di Sancerre, dopo aver fatto le sue esperienze e aver lavorato in modo convenzionale in Champagne per dieci anni, ha usato il suo buon senso per realizzare dei buoni vini senza uso di additivi. A cominciare dallo zolfo che non sopportava più di usare e che, secondo lui, snatura il vino. Una scommessa vinta, che ha dimostrato, di anno in anno, quanto i suoi vini abbiano guadagnato in finezza ed eleganza. Deve il successo della sua attività, in particolare a Frédéric Gounan, un altro viticoltore della regione. Consigliamo vivamente i suoi vini schietti e salubri. Profondi e complessi, alcuni osano paragonarli al carattere del loro artefice.

Questo spumante rosé porta la firma della tenuta Verre de Terre, gestita da Benoit Rosenberger. Le vigne di gamay d’Auvergne, con un’età media compresa tra 50 e 80 anni, si estendono per circa tre ettari. Queste parcelle sono coltivate su pendii situati a 350/500 metri di altitudine. Il lavoro in vigna e le vendemmie sono realizzate manualmente, senza l’uso di prodotti chimici. Il terroir vulcanico è composto principalmente da basalto.
In cantina, il viticoltore non utilizza additivi nella fase di vinificazione, infatti la fermentazione si svolge con lieviti indigeni e non non si utilizzano solfiti. L’imbottigliamento è realizzato dopo il periodo di affinamento. Vi consigliamo di degustare questo spumante rosé naturale a una temperatura fresca, durante un aperitivo con gli amici. Un vino davvero eccellente!