Amici di lunga data, Jean-Baptiste Bonnigal e Stéphane Bodet si sono conosciuti a Montagne-Saint-Émilion, dove studiavano entrambi. Dopo aver conseguito i rispettivi diplomi, si immergono entrambi nel mondo professionale: Stéphane resta nella regione di Bordeaux, facendo pratica tra i merlot e i cabernet sauvignon di Saint-Émilion; Jean-Baptiste invece prende il largo, viaggiando in Nuova Zelanda e in Australia per ampliare i suoi orizzonti, prima di fare ritorno in Francia e mettere a frutto quanto appreso presso l’azienda di François Chidaine a Montlouis-sur-Loire. Al suo ritorno, Jean-Baptiste chiede a Stéphane di rilevare insieme la tenuta di famiglia situata a Limeray, non lontano da Amboise. I due condividono gli stessi ideali professionali e la stessa visione della natura. Scelgono così di seguire i principi dell’agricoltura biologica e biodinamica. I terreni vengono arati e ogni 15 giorni viene effettuata la sarchiatura per areare il suolo. In questo modo la vita dei microorganismi viene favorita e rafforzata dalla presenza di diverse piante. Inoltre, le vigne vengono trattate solo se necessario, e viene praticata la sfogliatura manuale per consentire una perfetta maturità delle uve e vendemmie più precise. I vini della tenuta sono creati nell’ottica della massima precisione e purezza.

Questo vino, proveniente da uve chenin coltivate su un terreno di argilla, selce e calcare, è stato vinificato e invecchiato in barrique su fecce fini per un anno. È un vino che combina con eleganza la vivacità delle note agrumate, la complessità della frutta secca e la presenza di zuccheri residui. Questa cuvée può essere conservata tranquillamente per dieci anni e si abbinerà a meraviglia con del pesce grasso o pollo in salsa.