Adeline Houillon e Renaud Bruyère. Due nomi che non lasciano di certo indifferenti. Questi due viticoltori hanno creato la loro tenuta nel 2011, a partire da 75 are di vigne situate ad Arbois. Da allora, la superficie è quintuplicata raggiungendo così 5 ettari. Qui coltivano varietà autoctone, tra cui savagnin, trousseau e chardonnay, con i principi dell’agricoltura biodinamica e la vinificazione è realizzata nel modo più naturale possibile. La loro idea (e filosofia)? Raggiungere un equilibro perfetto tra terroir, annata e vitigno.

Questo Arbois seduce per la raffinatezza della sua espressione aromatica. In questo vino ritroviamo note fruttate (pesca, prugna Mirabelle), aromatiche e mature, bilanciate ed esaltate da una bella salinità. Il palato è morbido e ricco, valorizzato anche da un'acidità che gli conferisce persistenza e un buon potenziale d'invecchiamento.