Kefraya in pochi anni è diventata una delle migliori tenute libanesi grazie all’impegno del proprietario Michel de Bustros. Nel 1979, durante la guerra civile, il proprietario decise di imbottigliare i suoi vini, venduti sfusi fino a quel momento. Realizzò quindi importanti investimenti per la costruzione della cantina e la sistemazione del vigneto. L’attuale direttore tecnico Gabriel Rivero ha imparato l’arte della vinificazione da Jean Gautreau, nello Château Sociando-Mallet. Nella proprietà di quasi 160 ettari sono presenti vitigni francesi come il cabernet sauvignon e la syrah. La tenuta è di grande interesse per gli appassionati di vini, e non solo per il suo carattere esotico! Questo cru, uno dei migliori del Libano, vanta diverse specificità. Prodotto da un assemblaggio di vitigni francesi, questo vino fruttato, armonioso e con aromi di erbe della macchia mediterranea va scoperto immediatamente abbinato a piatti della cucina locale.

Ecco una delle più belle etichette del Libano. I 22 ettari di vigne di syrah, cabernet sauvignon e mourvèdre sono piantati in policoltura in mezzo a campi di grano e alberi da frutto. La vendemmia si svolge ovviamente a mano. In tipico stile bordolese, la vinificazione avviene in maniera piuttosto tradizionale e l’invecchiamento in botti di rovere dura da 18 a 24 mesi in base all’annata.
Questo assemblaggio originale di vitigni francesi coniuga potenza e armonia attraverso i suoi aromi di garriga e ciliegie.
Lo Château Keraya si apprezza sia giovane, sia dopo qualche anno di riposo in cantina. Questo vino si presta ad accompagnare qualsiasi piatto della cucina mediterranea.