Informazioni sulla tenuta e sulla cuvée
Dopo una prima formazione sotto la guida di Olivier Leflaive a Puligny–Montrachet nel 2003 e una seconda esperienza presso Julien Zernott , figura emblematica della tenuta Pas de l'Escalette, Géraldine Laval si stabilisce nella denominazione Terrasses du Larzac nel 2009, dove riprende alcuni ettari di grenache. Nasce così il Clos Maïa. Oggi la viticoltrice coltiva i suoi 6 ettari di vigne con metodi biodinamici e senza sostanze chimiche con l’obiettivo di ottenere la certificazione biologica. Il vigneto è composto da grenache, ma anche da tante altre varietà: terret, syrah, grenache noir, roussanne, terret-bourret, grenache gris e chenin blanc, tutte selezionate dal vivaista Lilian Bérillon, celebre per le sue selezioni massali di altissima qualità. Secondo Géraldine Laval, “il 95% del lavoro è realizzato in vigna”: infatti, le vendemie sono effettuate manualmente, mentre in cantina la vinificazione è svolta con il minor numero di interventi possibili. Il risultato? Vini estremamente eleganti che riflettono le caratteristiche delle varietà tipiche del Languedoc e del loro terroir argilloso calcareo.
Per saperne di più, leggi l’articolo dedicato alla tenuta Clos Maïa sul nostro blog.
Géraldine Laval ha assemblato il terret bouret, un vitigno autoctono, con la roussanne. Entrambi sono stati coltivati senza prodotti chimici e i grappoli sono stati avviati direttamente alla pressa pneumatica. Il vino è invecchiato in demi-muid per un anno. Si tratta di una cuvée prodotta in piccole quantità, che esalta questo vitigno regionale. Il vino, infatti, esprime con mirabile precisione, mineralità e una tessitura cesellata. Un grande vino del Languedoc da degustare con del pesce.
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Regione: Languedoc
Tenuta: Clos Maia
Colore: bianco
Denominazione: IGP Pays d'Hérault
Temperatura di servizio: 12°