Situato nel cuore del Minervois, il Domaine Jean-Baptiste Sénat si estende su una quindicina di ettari. L'azienda di famiglia è stata rilevata da Jean-Baptiste e sua moglie Charlotte nel 1996, anche se non erano destinati a questo settore... prova che gli studi in scienze politiche possono portare a tutto! Il patrimonio vitivinicolo è molto ricco, con molte vecchie vigne (alcune delle quali ultracentenarie). I vigneti sono gestiti secondo le regole dell’agricoltura biologica e i suoli sono lavorati con arature ecc… Il viticoltore ama produrre vini di terroir, equilibrati e dal carattere fruttato. La tenuta si è affermata come una delle più tipiche e apprezzate del Languedoc.
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La Nine? Vuol dire “la piccola”, “la bimba” riferendosi a una bambina. Questo nome suggerisce che la cuvée ha un posto molto speciale nel cuore di Jean-Baptiste Sénat e di sua moglie Charlotte. Un vino che producono da 20 anni, un assemblaggio che emana note di macchia mediterranea e spezie, aromi caratteristici dei vini del Languedoc.
Le vigne di carignan, grenache, cinsault e syrah hanno tra i 15 e i 100 anni di età e sono coltivate su terreni argillo-calcarei. Le vigne, potate ad alberello, sono certificate biologiche dal marchio Ecocert e hanno una resa di 15 ettolitri per ettaro.
Una volta in cantina, le uve vengono vinificate a grappoli interi, con una fermentazione di 12 giorni. L’invecchiamento dura 10 mesi; 2/3 della cuvée si affina in grandi contenitori inerti e la restante parte in barrique. L'imbottigliamento avviene nella tenuta e per gravità, in modo da preservare la qualità del vino prima dell’affinamento in bottiglia.
Il bouquet è denso e intenso, con aromi di frutti a bacca nera (mora, ribes nero, lampone e ciliegia) accompagnati da note speziate di liquirizia e cedro, con qualche sentore floreale. Al palato si rivela concentrato, fruttato e soave.