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Vini in vendita: Domaine de Terrebrune

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Photo d'arrière plan en noir et blanc montrant la lumière du soleil à travers des vignes
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Domaine de Terrebrune

Considerato un “monumento della Provenza” da Olivier Poussier, miglior sommelier del mondo, il Domaine de Terrebrune è la storia dell’incontro tra il vitigno mourvèdre, un clima, un terroir e delle persone. La magia della natura si rivela nel bicchiere e ci offre un vero viaggio in Provenza. Amanti dei grandi vini da invecchiamento, questa tenuta vi delizierà con i suoi rossi, bianchi e rosati, connotati da una spiccata mineralità e salinità, con un profilo quasi cristallino. Vini di grande pregio.

Acquistato alla fine degli anni '60, più precisamente nel 1968, il Domaine de Terrebrune è una proprietà situata nell'estremo sud-est della denominazione provenzale Bandol, nel territorio comunale d’Ollioule. Nel cuore di questo vigneto di 30 ettari, si segue una filosofia rispettosa della natura. Le vigne sono coltivate secondo i principi dell’agricoltura biologica. Le viti beneficiano, in particolare, dell'influenza dei terreni composti da marne, di argilla e calcare, che conferiscono una particolare tipicità ai vini. Il rosso è connotato da una certa freschezza, che bilancia la tipica potenza dei vini del sud. Per quanto riguarda i rosé e i bianchi, si impreziosiscono grazie a un invecchiamento di qualche anno, o addirittura di dieci anni, in cantina. Ricordiamo che la proprietà era stata acquistata da Georges Delille, scomparso nel 2021, e che oggi Jean d'Arthuis ne possiede la metà. Ogni anno vengono prodotte quasi 120.000 bottiglie, con i vitigni: grenache noir, cinsault e mourvèdre per i rossi; marsanne, rolle, ugni blanc (detto anche trebbiano), bourboulenc e clairette per i bianchi.

2023
50 (Prezzo di riserva)
2023
33
2023
53
2023
25
2020
38
2019
79
2019
35
2011
70
2009
77
2004
101
2001
126

L’OPINIONE DELLA CRITICA…

BETTANE & DESSEAUVE

LA REVUE DU VIN DE FRANCE

“Nel comune di Ollioules, il vigneto biologico di 30 ettari si avvale di un terreno composto da marne argillose-calcaree del Triassico, unico nella zona di Bandol, che gli conferisce uno stile particolare. In quest’area Il rosso assume naturalmente la sua espressione più fine e fresca, senza mai risultare esuberante."