Acquistato alla fine degli anni '60, più precisamente nel 1968, il Domaine de Terrebrune è una proprietà situata nell'estremo sud-est della denominazione provenzale Bandol, nel territorio comunale d’Ollioule. Nel cuore di questo vigneto di 30 ettari, si segue una filosofia rispettosa della natura. Le vigne sono coltivate secondo i principi dell’agricoltura biologica. Le viti beneficiano, in particolare, dell'influenza dei terreni composti da marne, di argilla e calcare, che conferiscono una particolare tipicità ai vini. Il rosso è connotato da una certa freschezza, che bilancia la tipica potenza dei vini del sud. Per quanto riguarda i rosé e i bianchi, si impreziosiscono grazie a un invecchiamento di qualche anno, o addirittura di dieci anni, in cantina. Ricordiamo che la proprietà era stata acquistata da Georges Delille, scomparso nel 2021, e che oggi Jean d'Arthuis ne possiede la metà. Ogni anno vengono prodotte quasi 120.000 bottiglie, con i vitigni: grenache noir, cinsault e mourvèdre per i rossi; marsanne, rolle, ugni blanc (detto anche trebbiano), bourboulenc e clairette per i bianchi.

Creata negli anni '60 da Georges Delille, questa tenuta di Bandol, situata a Ollioules, il comune che ne costituisce la punta orientale e isolata, è eccezionale per molti aspetti. Innanzitutto, si trova su un terreno di marna, argilla e calcare risalente al periodo Triassico, unico nel suo genere nella regione. Quest'ultimo assume una tonalità rossa che risplende al sole e ha ispirato il nome alla tenuta. Gli stili dei vini sono decisamente diversi da quelli della regione, che puntano sull'intensità del mourvèdre e del sole provenzale per ottenere rossi talvolta barocchi e opulenti.
La tenuta, invece, predilige la sobrietà e l'eleganza. Questi vini da invecchiamento sono assolutamente fenomenali! I rossi sono straordinariamente precisi e contraddistinti al palato da una tessitura fine e vellutata, da un carattere discreto, da note saline e da un finale minerale estremamente elegante. Si esprimono al meglio dopo una decina d'anni di riposo in cantina e possono essere invecchiati tranquillamente per diversi decenni.
Anche il rosé è un vero capolavoro! Forse è addirittura uno dei migliori in Francia, capace di affinarsi nel corso di una decina d'anni. Composto da mourvèdre, grenache e cinsault, rivela note erbacee, minerali e di frutti freschi. Al palato, presenta una classe notevole e una tenuta esemplare. Infatti, potrebbe essere scambiato per un vino bianco o rosso in una degustazione alla cieca. Dal carattere ancora chiuso da giovane, dopo una decina d'anni si trasforma in un'autentica meraviglia, caratterizzata da fenomenali aromi di spezie e di cioccolato, uniti a note fruttate. Il finale persistente al palato è degno delle migliori bottiglie. Alcune annate fanno commuovere, come è il caso della splendida 2008. Eccezionale!