Borgogna | Annata 2020
L’annata 2020 sarà ricordata a lungo in Borgogna per la sua particolarità. Dall’inizio dalla primavera si sono instaurate condizioni climatiche anticicloniche che sono rimaste stabili fino alla vendemmia. Il ciclo vegetativo della vite ha manifestato un’insolita precocità, che a partire dal germogliamento, ha raggiunto poi quasi le tre settimane. Al clima soleggiato si è sommata una generale scarsità di precipitazioni, che ha dato luogo, a seconda dei settori, a fenomeni di concentrazione e talvolta anche di scottatura dei grappoli più esposti. In quest’annata, le rare piogge che sono cadute in modo molto irregolare sul vigneto, hanno avuto un ruolo essenziale nell'evitare il blocco della maturazione. Di conseguenza, anche se in generale è di eccellente qualità, l'annata 2020 rimane comunque eterogenea nelle varie zone o addirittura all'interno della stessa denominazione.
La vendemmia è iniziata molto presto, a partire dal 12 agosto nel Mâconnais, e si è svolta con grappoli in condizioni sanitarie ottimali. In tutte le aree le uve erano magnifiche e durante la cernita sono stati eliminati solo i grappoli scottati dal sole. Nonostante l’annata soleggiata, i vini presentano profili sorprendentemente equilibrati.
I rossi colpiscono subito per un bel colore intenso, che testimonia la loro ottima concentrazione. Tuttavia, le uve hanno mantenuto anche un buon livello di acidità che conferisce molta freschezza ai vini. La qualità eccellente si è rivelata una costante dal nord al sud della Borgogna, con i vini Irancy che presentano una bella struttura e note decise di frutti a bacca nera e spezie. La Côte Chalonnais non è da meno e offre vini intensi e succosi. Nella Côte de Nuits e nella Côte de Beaune il livello è assoluto, con tannini fitti ma particolarmente vellutati, aromi fruttati molto concentrati e splendide note floreali. Un’annata quasi perfetta, in cui i migliori produttori hanno creato grandi vini, perfettamente equilibrati, che fondono intensità, freschezza e una tessitura vellutata. Si tratta di vini molto adatti all'invecchiamento.
Anche i bianchi hanno raggiunto alti livelli qualitativi, con il comune denominatore di una grande maturità di frutto, spesso ricca e a volte connotata da note di frutta esotica. Da Chablis al Mâconnais, i vini mettono in luce una bella concentrazione e conservano una grande freschezza, grazie all'acidità che si mantenuta intatta nonostante il caldo. Potenza e mineralità per i vini di Chablis, brillantezza eccezionale per i vini della Côte de Beaune, opulenza e verticalità per la Côte Chalonnaise; tutti vini dall'ottimo potenziale di invecchiamento e destinati a lasciare un segno.