Borgogna | Annata 2013
Come il 2012, anche il 2013 è stata un’annata difficile da gestire per tutti i viticoltori della regione, ma il risultato è stato nel complesso leggermente superiore all’annata precedente. Gli equilibri sono decisamente migliori, anche se i vini risultano leggermente meno potenti rispetto ai migliori del 2012. Occorre comunque restare prudenti nei propri acquisti, privilegiando, come sempre accade nelle annate delicate, i produttori migliori, che spesso operano nel settore biologico o biodinamico, o quantomeno lavorano bene le loro viti.
Anche qui si è avuta un’annata molto tardiva (la vendemmia si è svolta ad ottobre) dopo un’estate “sofferta” e al termine di quello che un produttore, utilizzando una metafora, ha definito come “un parto lungo e doloroso”. Per non parlare della grandine, che ha inferto un ulteriore colpo alla Côte de Beaune, in particolare a Meursault, Volnay e Pommard.
La Côte de Nuits propone dei rossi caratterizzati da un bell’equilibrio, più tesi rispetto al 2012 (quando alcuni rossi sembravano a volte un po’ troppo “solari”), sicuramente meno potenti, ma con una bella finezza e una gerarchia dei terroir correttamente rispettata, dei vini, dunque, nel complesso più facili da bere rapidamente con piacere. I rendimenti sono stati nuovamente molto scarsi.
In Côte de Beaune, i bianchi, con un bell’equilibrio più vivo che nel 2012, sembrano leggermente superiori ai rossi, dato che le regioni dei rossi sono state pesantemente colpite dalla grandine e i vini presentano a volte un retrogusto vegetale. Anche le regioni minori (Saint-Romain, Saint-Aubin ecc) hanno registrato buoni risultati sia per i bianchi che per i rossi, a prezzi relativamente contenuti. Nella Côte Chalonnaise, il Rully sembra aver ottenuto un’ottima annata.
Lo Chablis non ha avuto un’annata facile, ma i grand cru sembrano aver ottenuto risultati di tutto rispetto, e i migliori premier cru (in particolare la riva destra) hanno avuto anch’essi buoni esiti. I rendimenti però sono stati piuttosto scarsi nella regione (25% in meno rispetto alla media generale).