Château Palmer prende il nome dal generale inglese Charles Palmer, che acquistò la tenuta nel 1814. Il proprietario s’impegnò a promuovere il suo vino presso l'alta società britannica e ancora oggi gli inglesi ne sono grandi estimatori. Il vigneto fu acquistato nel 1853 dai fratelli Pereire, che costruirono l'attuale château. Durante la classificazione del 1855, Palmer non riuscì a raggiungere il livello più alto e venne valutato 3ème Cru Classé. Tuttavia, è stato considerato dagli intenditori come il miglior vino della denominazione, fino alla rinascita di Château Margaux alla fine degli anni '70, che ha ripristinato la concorrenza tra i due cru. Oggi appartiene a diverse famiglie, francesi, inglesi e olandesi. Le vendemmie si svolgono ovviamente in modo manuale e la vinificazione è tradizionale. Le uve di ogni vitigno e delle singole parcelle, sono fatte fermentare separatamente, in modo da mettere in luce le loro peculiarità.

Dopo 20 mesi di invecchiamento, il vino dello Château Palmer rinnova ogni anno la sua appartenenza alla cerchia ristretta dei migliori vini di Bordeaux. Il sottile equilibrio tra la ricchezza aromatica e l’intensità dei tannini, sempre discreta, rende i vini di questa tenuta dei preziosi nettari che incarnano un vigneto in cui le proporzioni di merlot e di cabernet sauvignon conferiscono all’insieme un carattere morbido, corposo e vellutato. La palette degli aromi si estende dal ribes nero alla liquirizia, passando per la ciliegia, i fiori e le spezie.