Dopo aver mosso i primi passi come responsabile delle vigne in un grande gruppo regionale, Jérôme Coessens ha deciso di dedicarsi alla creazione di una sua maison di champagne... con una visione molto particolare. Ha scelto di privilegiare la coltivazione del pinot noir, che vinifica per singola parcella, producendo millesimati. In sostanza, un approccio molto borgognone, che consente agli appassionati di scoprire in un modo nuovo l'identità del suo terroir. Ogni parcella ha una propria personalità che Jérôme Coessens mette in risalto grazie alle qualità organolettiche dei vini, che in quel particolare luogo vedono la luce. Qualità che vengono poi identificate utilizzando le parole che danno il nome alle sue parcelle: “Minéral”, “Fruit”, “Fleur” e “Matière”.
Le vigne della tenuta sono state piantate grazie a un lavoro di selezione massale realizzato negli anni 1970-80 e sono gestite con in minimo intervento agronomico. Anche il processo di vinificazione segue la stessa filosofia. I terreni vengono lavorati in modo che le radici possano svilupparsi in profondità e raggiungere il substrato roccioso per trarne gli elementi essenziali. A una raccolta delle uve eseguita a piena maturazione, segue una vinificazione con svolgimento completo della malolattica e un lungo affinamento del vino sui lieviti. Allo champagne si affianca una piccola produzione di vini rossi, classificati nella denominazione Côteaux Champenois, realizzati con la consulenza del vigneron borgognone Yves Confuron.

La cuvée Blanc de Noirs della Maison Coessens è, come suggerisce il nome, prodotta con pinot noir in purezza. Le uve provengono dal monopole Largiller e sono il frutto di due appezzamenti: “Fruit” e “Fleur”. Nasce da una vinificazione realizzata per singola parcella e i vini base vengono assemblati solo nel mese di aprile-maggio dell'anno successivo alla vendemmia. Come sembrano suggerire i nomi dei due appezzamenti, le circa 10.000 bottiglie prodotte annualmente, esprimono un bouquet con aromi fruttati e floreali. Al palato, le note di frutti a bacca rossa si fondono in straordinaria armonia con cenni di fiori bianchi e anticipano un finale con sfumature di liquirizia che completano il quadro. Questa cuvée, schietta e generosa, esprime una piacevole ampiezza e una nitida vena minerale, dovuta all'argilla presente nel sottosuolo. Questo Blanc de Noirs Brut può essere degustato appena messo in commercio, oppure conservato per qualche anno in cantina, in modo che possa sviluppare note più ampie e vinose. Si abbina molto bene con una bella braciola di vitello con le spugnole.