Con non meno di 48 ettari nell'intera Côte de Beaune, il Domaine Antonin Guyon è un'importante realtà della Borgogna. La tenuta è stata fondata negli anni ’60 da Antonin Guyon, che al tempo acquistò alcune parcelle facenti parte di prestigiose denominazioni, da Gevrey-Chambertin a Meursault. Negli anni '70, suo figlio, Dominique Guyon, continuò i lavori di ampliamento recuperando ben 350 parcelle da più di 80 viticoltori.
Oggi Dominique Guyon conosce ognuna delle sue parcelle e lavora con passione supportato da Vincent Nicot, il suo talentuoso agronomo e cantiniere.
Sui terreni argillosi-calcarei della tenuta è coltivato soprattutto il pinot noir. La proprietà è condotta in regime di agricoltura biologica certificata. I bianchi vengono pressati a grappolo intero e dopo la fermentazione, rimangono in affinamento sui lieviti con bâtonnage settimanali. L'invecchiamento può durare fino a diciotto mesi per il Corton-Charlemagne Grand Cru. I rossi sono realizzati con uve diraspate e sono vinificati in tini di legno, prima di maturare per 18 mesi in botti di rovere, solo in parte nuove.

Il Domaine Antonin Guyon ci propone un ottimo Corton Grand Cru, proveniente da un terroir situato a sud del celebre Chemin des Bressandes. In questo luogo leggendario, il pinot noir riesce ad esprimersi al meglio su un terroir ricco di argilla e calcare. Le uve, coltivate in agricoltura sostenibile, sono vendemmiate manualmente e successivamente disposte in piccole cassette. Alla fase di selezione in cantina, segue una lunga vinificazione in botti di legno. La tenuta effettua inoltre diverse pigiature e un controllo delle temperatura. Il vino matura per 16 mesi in botti di rovere, con una percentuale di legno nuovo pari a circa il 40%.
Al calice, questo nettare rivela un bel colore granata e un bouquet aromatico dominato da note di frutti neri (ribes, mirtillo) e rossi (lampone e amarena). Il suo intenso registro fruttato è completato da sentori di vaniglia e liquirizia. Il palato è strutturato da tannini fini, delicati ed eleganti con un’incredibile persistenza. Vi consigliamo di degustare questa cuvée dopo pochi anni di invecchiamento, in abbinamento a una raffinata ricetta a base di pollo o un formaggio regionale (Cîteaux o Langres).