Creata nel 1931, la tenuta di René e Vincent Dauvissat è gestita, di generazione in generazione, dalla famiglia Dauvissat, il nonno Robert, il padre René e infine Vincent che lo ha raggiunto negli anni ‘70. Oggi è lui che gestisce la tenuta con il costante obiettivo di rispettare il vigneto. L’appezzamento vitato ricopre un totale di 11 ettari e produce una media di 70.000 bottiglie all'anno, espressione dei diversi cru della tenuta. Rispetto rigoroso del terroir, queste sono le parole chiave che guidano tutto il suo lavoro: le vigne sono coltivate con metodi sostenibili, le rese sono modeste e per la fermentazione e l'invecchiamento si utilizzano botti di rovere nuovo… Ne risultano vini freschi e minerali con un ottimo potenziale di invecchiamento (da lasciare in cantina per almeno cinque anni). Annoverata tra i migliori produttori di Chablis, la tenuta di René e Vincent Dauvissat produce ottimi vini, una garanzia di qualità.

Estremamente ricercati, i vini di Vincent Dauvissat sono considerati dei veri e propri modelli di riferimento da molti viticoltori. Questa tenuta familiare ci propone un Petit Chablis che vi consentirà di toccare con mano (o meglio con tutti i sensi) il suo eccellente savoir-faire, rigoroso e animato dalla passione, che si traduce in una coltivazione biologica e biodinamica non certificata. Le rese sono limitate per ottenere una maturità ottimale del frutto, mentre le vinificazioni sono realizzate con il minimo intervento per consentire al vino di esprimere la quintessenza del suo terroir d’origine. Anche le quantità di solfiti sono ridotte sempre per la stessa filosofia: lasciare che il vino si riveli in un registro puro e autentico.
Alla degustazione, questo Petit Chablis vi conquisterà fin da subito con la sua struttura corposa, bilanciata da sensazioni gessose. Questo vino particolarmente persistente potrà essere servito sia in gioventù, che dopo un breve periodo di invecchiamento. Vi consigliamo di abbinarlo a un antipasto delicato o a gustosi stuzzichini da aperitivo. Perché non delle rillette di salmone alle erbe, un piatto di capesante scottate o una mousseline di cavolfiore all’anice stellato e al salmone?