Pierre Amiot gestisce brillantemente questa piccola tenuta familiare a Morey-Saint-Denis. La proprietà comprende delle parcelle situate in una posizione ideale, tra cui 2 ettari nel grand cru Clos de la Roche. Il Clos de la Roche invecchia straordinariamente bene e acquisisce note animali con il tempo. Questo fa sì che sia una bottiglia molto ricercata dagli appassionati di vino.

Fiore all'occhiello della tenuta familiare Pierre Amiot, Clos de la Roche è frutto di una coltivazione estremamente meticolosa. Il vigneto è gestito in regime di agricoltura biologica, con il minor numero di interventi possibile e senza l’uso di erbicidi. Grazie all’inerbimento del suolo, viene instaurata una sana concorrenza tra le vigne e i microrganismi, che consentono alle uve di esprimere l’essenza del loro terroir d'origine.
Per realizzare questo Grand Cru, la tenuta ha assemblato uve provenienti da cinque parcelle della denominazione Clos de La Roche. Il vino è stato poi fatto invecchiare in barrique per 18 mesi.
Alla degustazione, si presenta con un colore rubino particolarmente profondo. Nel suo bouquet fresco, armonioso e delicato, ritroviamo note di frutti rossi maturi come il ribes, l’amarena e il lampone. Il palato si rivela netto e schietto, con una bella trama minerale persistente che regala vivacità ed energia all’insieme. Particolarmente apprezzabile anche la sua struttura, ritmata da tannini fini e integrati che suggeriscono ottimi abbinamenti con carni bianche, funghi ripieni o un purè di patate dolci.