Se non conosci ancora le Côtes du Marmandais, questa è l’occasione giusta per saperne di più. Elian da Ros è stato uno dei primi viticoltori a lasciare l’area della cooperativa nel 1997 per produrre i suoi vini. La denominazione, che dal 1998 ad oggi è passata da 3 a 8 produttori, inizia a conoscere un discreto successo. Questa regione vicina a Bordeaux, nel sud-ovest della Francia, presenta alcuni climat, terroir e vitigni estremamente caratteristici, tra cui ricordiamo l’abouriou.
Ma torniamo a noi. Questo viticoltore è nipote di un emigrato italiano che si stabilì in Francia per motivi di lavoro, all’epoca in cui le fabbriche avevano bisogno di manodopera. Poco a poco, la famiglia inizia ad acquistare terreni per adibirli alla policoltura. Il padre di Elian si consacra allora esclusivamente alla coltivazione della vigna. È grazie a lui che nasce il suo attaccamento alla terra: “A 4 anni, volevo diventare un agricoltore, a 8 anni ho deciso che sarei diventato viticoltore e questa passione non mi ha mai abbandonato”. Dopo aver ricevuto un’ottima formazione presso la leggendaria tenuta di Zind Humbrecht in Alsazia, fa ritorno nelle terre di famiglia nel 1997. All’epoca decide di abbandonare la cooperativa, acquistando alcune vigne e rivendendone altre, prima di costruire la sua cantina. I suoi vini gustosi con gradevoli aromi fruttati sono riusciti a conquistare un posto d’onore nella denominazione.

Chi dice festa dice amici… Questa cuvée è, infatti, un vino che Elian Da Ros produce grazie alle uve di un suo amico vignaiolo. La storia è iniziata nel 2006, quando la grandine ha devastato il 50% della sua produzione e il 100% nel 2007. Elian si è reso conto che le proprie uve non sarebbero state sufficienti a produrre vino per le due annate. Ha deciso quindi di acquistare uva da un viticoltore locale. E poi… “è diventato un amico, mi ha aiutato in quel momento quindi è stato il mio turno di essergli fedele e da allora lavoriamo insieme ogni anno. »
Questa cuvée fa parte della gamma dei "vins de fruits" della tenuta: si tratta di vini armoniosi da gustare fin da giovani, accompagnati da piatti conviviali, come carni alla griglia o del maiale alla brace. Il vino è maturato per 10 mesi in grandi botti e in barrique, poi un mese in vasche di cemento. All’assaggio mette in luce piacevoli aromi fruttati, che gli conferiscono una buona "bevibilità".