Le Clos Marie è sicuramente la tenuta più interessante di Pic Saint-Loup e tra le più ambite dagli appassionati più esigenti. Su un vigneto di una ventina di ettari (22 per la precisione, di cui 19 coltivati con uve a bacca rossa e 3 a bacca bianca), Christophe Peyrus e sua moglie Françoise Julien hanno fatto miracoli fin dal 1995. La vendemmia è manuale. L'età media delle viti è di circa 40 anni. Le vigne sono coltivate in regime d’agricoltura biologica con utilizzo di principi biodinamici e l’invecchiamento dei vini è lungo e curato. Vengono prodotte circa 90.000 bottiglie l'anno. Le diverse cuvée sono molto espressive e riflettono tutta la diversità dei vari terroir con uno stile molto spiccato. Questa tenuta, già degna di nota, continua a migliorare. Da seguire assolutamente!

Figura emblematica nel panorama viticolo del Pic-Saint-Loup, il Clos Marie ci propone un rosé del Languedoc realizzato esclusivamente con uve di grenache. Le vigne sono coltivate con metodi tradizionali d’ispirazione biodinamica su suoli argilloso-calcarei. Qui si pratica l’aratura dei terreni per favorire la vita dei microorganismi e consentire alle radici di attingere in profondità i nutrimenti necessari; inoltre, la tenuta ha abolito l’uso di pesticidi e insetticidi.
Alla degustazione, questo vino si presenta con un colore rosato, che sprigiona all’olfatto armoniose note di frutti rossi e ciliegia. Il palato offre una struttura densa e ricca di sapori, ravvivata da una bella dose di freschezza. Vi consigliamo di degustare questa cuvée in gioventù, in abbinamento a ricette estive come un gazpacho di melone, un pollo al timo cotto alla griglia o una torta salata alle zucchine.