Il Domaine de l'Arlot prende il nome da uno delle sue parcelle: il Clos de l'Arlot. Possiede anche un secondo prestigioso 1er Cru, anch'esso in monopole: il Clos des Forêts Saint Georges, oltre alle vigne Grand Cru a Romanée-Saint-Vivant. Dal 1987, appartiene gruppo AXA Millésimes e la sua superficie attuale è di 14 ettari. L'azienda lavora in modo biologico dal 2000 (certificazione ottenuta nel 2013), con un approccio biodinamico dal 2003. I bianchi della tenuta sono molto noti, in particolare quelli di Clos de l'Arlot e Clos des Forêts Saint Georges. I rossi non sono da meno, superbamente vinificati con fermentazione a grappolo intero. Dal 2014, la vinificazione è effettuata da Géraldine Godot, della Maison Alex Gambal.

Il Domaine de l’Arlot si trova nel cuore della Côte de Nuits. Gli archivi consentono di far risalire la storia della tenuta al XVIII secolo, quando Jean-Charles Vienot fece costruire le mura della proprietà. Si estende su circa 14,9 ettari (12,2 di uve a bacca rossa e 2,7 a bacca bianca) e le vigne hanno in media 40 anni. La vendemmia si svolge manualmente e tutta la tenuta è condotta in regime di agricoltura biologica dal 2000 (certificata nel 2013) e biodinamica dal 2003.
Questa cuvée nasce da uve di pinot noir provenienti da vigne di una parcella con una superficie di 1,6 ettari, caratterizzata da un terreno calcareo e argilloso. Le rese sono basse (35 ettolitri per ettaro) e il vino matura in barrique (nuove per un 10-15%) per un periodo di 14 mesi. Nel calice si presenta rosso con riflessi porpora. All’olfatto regala note di marasca, ribes nero e chiodi di garofano. Al palato è un'esplosione di frutti rossi, cenni leggeri di pepe e vaniglia. Un vino completo, di bella struttura.
Si può bere da giovane, oppure lasciarlo affinare per una decina di anni in cantina. Servitelo a una temperatura di 16°C. e accompagnatelo con rognoni di vitello, pollo ai funghi o prosciutto al prezzemolo.