Informazioni sulla tenuta e sulla cuvée
Richard Leroy, che nulla sembrava indirizzare verso la viticoltura (non ha viticoltori nella sua famiglia e ha studiato economia) se non la sua passione, dalla metà degli anni ’90 possiede 2,7 ettari a Rablay-sur-Layon. Un tempo i vini dolci erano prodotti sotto la denominazione Coteaux du Layon e quelli secchi sotto quella di Anjou, ma a seguito di profondi disaccordi con l'INAO, le cuvée sono ormai realizzate come Vin de France. Le rese sono molto basse e vengono selezionate solo le uve migliori. Il vigneto è ovviamente gestito secondo i principi dell’agricoltura biologica e le vendemmie sono manuali. La quantità di zolfo è stata notevolmente ridotta, annata dopo annata. La tenuta propone, forse, una delle più belle espressioni di chenin. La sua qualità non è più un segreto, poiché i vini sono ormai ricercati dagli appassionati di tutto il mondo. Sfortunatamente, la produzione è molto bassa...
Proveniente dalla famosa valle del Layon, un affluente della Loira, questo vino 100% chenin blanc è prodotto a partire da vecchie vigne che hanno in media 50 anni, in un lieu-dit di soli 2 ettari. Se il Layon è noto per i suoi meandri che attraversano una grande varietà di terreni, il suolo di Montbenault, che dà il nome a questo vino, è vulcanico.
Perché questo vino è etichettato come "Vin de France" invece di sfruttare la nobiltà delle sue radici? In una denominazione limitata alla produzione di vini dolci (Coteaux du Layon, Chaumes e Quarts-de-Chaumes), questa cuvée fuori dagli schemi è vinificata in secco e non può dunque vantare uno di questi nomi prestigiosi.
Intenso e generoso, questo vino bianco, invecchiato 18 mesi in botti di rovere, offre una buona densità e, a seconda dell'annata, un potenziale di invecchiamento che arriva fino a 15 anni.
Altri indici per i vini della tenuta
Regione: Valle della Loira
Tenuta: Richard Leroy
Colore: bianco dolce
Denominazione: Coteaux du Layon Faye d'Anjou
Proprietario: Richard Leroy
Temperatura di servizio: 8°