Saint-Julien non possiede neanche un Premier Cru Classé, ma se ci dimentichiamo della classificazione e ci concentriamo solo sulla qualità, lo Château Ducru Beaucaillou dimostra di essere un perfetto ambasciatore della denominazione. Nata alla fine del XVII secolo, la tenuta dimostrò rapidamente la sua capacità di produrre grandi vini. Quando un secolo dopo, la peronospora spazzò via la maggior parte dei vigneti di Bordeaux, Ducru Beaucaillou riuscì a contrastarla grazie a un nuovissimo rimedio scoperto dallo stesso proprietario della tenuta: la famosa poltiglia bordolese, una miscela di solfato di rame e calce, utilizzata ancora oggi. Allo stesso tempo però, la tenuta ha sofferto molto durante il periodo del proibizionismo d’oltreoceano che la privò dei ferventi appassionati americani. Nel 1941, Ducru Beaucaillou fu acquistato da Francis Borie, che rinnovò le cantine e ripiantò la vigna. Ancora oggi la tenuta è magistralmente gestita dalla famiglia Borie, che lavora per preservare l'eccezionale qualità della produzione.

Questo vino è realizzato dal team dello Château Ducru-Beaucaillou. Prodotto su terreni a ovest di Saint-Julien, è composto prevalentemente da merlot e cabernet sauvignon. Al primo si deve il carattere fruttato, mentre il secondo è responsabile della struttura densa al palato. In controtendenza rispetto alle mode, viene invecchiato utilizzando solo un terzo di barrique nuove. Il boisé discreto consente al vino di esprimersi su note di frutti maturi e mentolati. Un vino dal palato molto strutturato ma che può essere bevuto fin da subito (apprezzando la croccantezza del frutto) o dopo qualche anno di riposo in cantina.