Da diverse generazioni, i Bressy vinificavano il loro vino nella cantina cooperativa locale con risultati più che soddisfacenti. Ma nel 1996, Jérôme Bressy ha deciso di prendere il controllo della produzione dalla A alla Z e ha costruito una cantina per la vinificazione. Una scelta oculata in relazione alla qualità dei suoi terroir, possiede, infatti, splendidi terrazzamenti e pendii, composti da marne argillo-calcaree.
Le vigne sono coltivate con grenache, syrah, mourvèdre e vecchie viti di carignan. Ma non è tutto, poiché Jérôme Bressy ha anche reintrodotto antichi vitigni della Valle del Rodano, come counoise, vaccarese o picardent. Oltre l'80% delle vigne ha un’età compresa tra i 50 e i 95 anni. Il vigneto è certificato biologico dal 1989 ed è coltivato in biodinamica dal 2008.
La tenuta gestisce le vigne con rese molto basse (da 8 a 15 hl/ha) per ottenere la migliore concentrazione aromatica possibile nelle sue uve. Dal 2007, Jérôme Bressy vinifica a grappolo intero, ovvero non diraspa più le sue uve prima della fermentazione. L'invecchiamento avviene in botti o vasche di cemento, per un periodo che può arrivare fino a 36 mesi a seconda dell'annata, ad esempio, se l'enologo ritiene che i tannini debbano ancora affinarsi. Come avrete capito, nella tenuta Gourt de Mautens nulla è lasciato al caso!

Ecco il frutto del lavoro attento di Jérôme Bressy: una bella gamma di vitigni autoctoni, dimenticati da alcuni, coltivati con tecniche biodinamiche e vinificati nella maniera più naturale possibile. I grappoli interi sono pigiati e fermentano in maniera naturale in vasche tronconiche. Vengono poi invecchiati in grandi botti, demi-muids (botti da 600 litri) e in vasche di cemento per 34 mesi. Questo vino è un piccolo capolavoro di complessità, note fruttate e floreali. Al palato è corposo e i tannini si esprimono con eleganza. Per ottenere questo risultato, però, vi consigliamo di lasciar riposare le bottiglie in cantina per qualche anno prima di degustarle.