Le prime vigne furono piantate nel 1880 da Charles Nathan Pickett, un pioniere della viticoltura della regione. Nonostante gli eventi nefasti per la viticoltura (Proibizionismo, fillossera e Grande depressione), il vigneto situato a Calistoga, ai piedi dei Monti Palisades, è sopravvissuto. Nel 1969, la tenuta è passata nelle mani di Milton e Barbara Eisele, una coppia di pensionati che ha trovato una nuova giovinezza nella viticoltura. La loro ambizione era produrre vini di terroir e hanno scelto come vitigno il cabernet sauvignon. Dopo più di vent'anni trascorsi nella tenuta, l’hanno ceduta a Paul Draper, titolare di Ridge Vineyards, che porterà il Cabernet Sauvignon ai massimi vertici. L'arrivo degli Araujos in azienda nel 1990 si rivela decisivo: Daphne e Bart Araujos sono tra i primi viticoltori americani ad applicare i principi della biodinamica. Amplieranno anche la gamma dei vini piantando della syrah e del sauvignon blanc. Anche dopo l’acquisizione da parte del gruppo Artemis, avvenuta nel 2013, questo gioiello di 15 ettari continua a essere gestito ispirandosi alla filosofia degli Araujo. I vini sono vinificati con l'obiettivo di restituire nel modo più autentico il terroir d'Eisele Vineyards.

Questa cuvée prende il nome della nonna di Bart Araujo, Altagracia. Se analizziamo l’assemblaggio e la vinificazione, questo vino sembra quasi un Bordeaux. Viene prodotto con uve provenienti dalle parcelle Est di Eisele Vineyard, a cui si aggiungono le uve acquistate da altre tenute della Napa Valley. È un vino che si apprezza da giovane, ma anche dopo qualche anno di riposo in cantina.