La tenuta Le Soula nasce da una passione condivisa: Gérard Gauby decide di collaborare con i suoi importatori inglesi, Roy Richards e Mark Walford, per realizzare una produzione viticola in una regione all'epoca abbandonata ma ricca di promesse: Fenouillèdes. Inizialmente i vini vengono destinati a parenti e amici ma ben presto, la loro qualità conquista un pubblico sempre più ampio. I tre viticoltori abbandonano quindi quella piccola tenuta pittoresca per realizzare le fasi di produzione (vinificazione e invecchiamento) in una vera e propria cantina. Succedendo a Gérald Standley, Wendy Wilson riprende le redini della tenuta, affiancata oggi dal figlio Anatole. Mark Walford si occupa, invece, della commercializzazione dei vini.
Questa proprietà di 12 ettari è gestita in agricoltura biologica e biodinamica (certificata): si rispetta il calendario lunare e il ritmo della natura, e si utilizzano decotti per favorire l’equilibrio fisiologico delle vigne. Le 12 varietà coltivate, tradizionali e rare, danno vita a autentici capolavori enologici. In cantina, la fermentazione è realizzata esclusivamente con lieviti indigeni e viene aggiunta una piccola quantità di solfiti. Ne risultano vini equilibrati e straordinariamente freschi.

Per saperne di più sulla tenuta Le Soula, leggi l’articolo dedicato sul nostro blog.

Questo vino bianco secco, fiore all'occhiello della tenuta, è il frutto di una parcella caratterizzata da un terreno di granito, situata a un’altitudine compresa tra i 400 e i 550 metri sul livello del mare. Si tratta di un assemblaggio di diversi vitigni a bacca bianca, in particolare sauvignon blanc, macabeu e vermentino. Le uve provengono da vigne coltivate secondo i principi dell’agricoltura biologica (certificazione del 2001) e biodinamica (certificazione del 2008). In campagna non vengono utilizzati erbicidi o pesticidi. Dopo la vendemmia manuale, le uve vengono trasportate in cantina per iniziare il processo di vinificazione (tenendo separati i vitigni e le singole parcelle) e di pressatura. La cuvée si affina per 15 mesi sulle fecce fini in demi-muid, nuovi per un 30%. All’olfatto il vino si rivela espressivo, con profumi fruttati e floreali, mentre al palato mette in risalto una bella ricchezza gustativa, una buona tensione, complessità, finezza e delicatezza. A tavola si abbina molto bene con piatti a base di capesante, pesce, crostacei o anche carni bianche.