L'avventura di Louis Chèze è iniziata nel 1978 quando rileva un ettaro di vigneto a Saint Joseph, sulla collina del comune di Limony, sulla riva destra del Rodano. Da allora la sua tenuta si è ampliata e oggi si estende su circa trenta ettari a Saint-Joseph, ma anche a Condrieu e, da poco, sull'altra sponda del Rodano, di fronte alla Côte-Rôtie, sulle colline di Seyssuel. Dopo François Villard, Yves Cuilleron e Pierre Gaillard, anche Louis Chèze si è stabilito sui resti dell'antico vigneto di Seyssuel. La maison dispone di una moderna cantina per poter realizzare vinificazioni molto accurate e precise. Ogni cuvée è prodotta con una rigorosa selezione delle parcelle: in questo modo il terroir e le uve possono esprimersi appieno. I vini provenienti da terreni granitici dimostrano carattere, finezza e una grande freschezza. La tenuta sta diventando un punto di riferimento nella Valle del Rodano.

Ro-Rée. Che nome insolito! Nel dialetto locale dell'Ardèche significa "rovere" e ha dato il nome alla parcella da cui proviene la syrah che compone questa cuvée. La parcella è coltivata secondo i principi dell'agricoltura sostenibile, è caratterizzata da terreni di granito con presenza di loess e le sue rese sono limitate a 30-35 hl/ha. Dopo due selezioni successive, l'uva viene pigiata e la macerazione e la fermentazione vengono effettuate in vasche termoregolate. La malolattica, invece, avviene in botti di rovere. Il vino viene poi invecchiato in barrique di primo, secondo o terzo passaggio per un anno al fine di preservarne il carattere fruttato. Il successivo imbottigliamento è effettuato senza filtrazione. Il vino appare subito armonioso: il suo colore rosso ciliegia è a dir poco irresistibile e sprigiona aromi di frutti a bacca rossa, a bacca nera e noce moscata. L'attacco è schietto, i tannini sono ben integrati e impreziositi da note di frutti maturi. È un vino da bere giovane.