Informazioni sulla tenuta e sulla cuvée
Richard Leroy, che nulla sembrava indirizzare verso la viticoltura (non ha viticoltori nella sua famiglia e ha studiato economia) se non la sua passione, dalla metà degli anni ’90 possiede 2,7 ettari a Rablay-sur-Layon. Un tempo i vini dolci erano prodotti sotto la denominazione Coteaux du Layon e quelli secchi sotto quella di Anjou, ma a seguito di profondi disaccordi con l'INAO, le cuvée sono ormai realizzate come Vin de France. Le rese sono molto basse e vengono selezionate solo le uve migliori. Il vigneto è ovviamente gestito secondo i principi dell’agricoltura biologica e le vendemmie sono manuali. La quantità di zolfo è stata notevolmente ridotta, annata dopo annata. La tenuta propone, forse, una delle più belle espressioni di chenin. La sua qualità non è più un segreto, poiché i vini sono ormai ricercati dagli appassionati di tutto il mondo. Sfortunatamente, la produzione è molto bassa...
Fino al 2008 questa cuvée era classificata come AOC Anjou, ma è stata in seguito declassata in Vin de France per disaccordi con l’INAO (l’ente francese responsabile delle denominazioni). È uno dei migliori Chenin della Loira insieme al Clos des Rouliers, sempre prodotto da Richard Leroy. Si tratta di un vino secco, molto definito, ma leggermente più ricco rispetto a Les Noëls de Montbenault.
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Regione: Valle della Loira
Tenuta: Richard Leroy
Colore: bianco
Denominazione: Anjou
Proprietario: Richard Leroy
Superficie: 2 ettari
Temperatura di servizio: 12°