Il Domaine de La Mordorée (la tonalità mordorè fa riferimento al colore della beccaccia, simbolo della tenuta) è stato fondato nel 1986. Il proprietario Francis Delorme lasciò il suo lavoro per dedicarsi completamente alla vigna e al vino insieme a suo figlio Christophe. Quest’ultimo si è mostrato da subito estremamente esigente, sia per la coltivazione delle vigne che per il lavoro in cantina. Rapidamente è stato considerato uno dei grandi viticoltori della nuova generazione del Rodano Meridionale, grazie al suo stile “moderno”, che predilige la potenza e la concentrazione.
La gamma offerta dalla proprietà è molto vasta e include vini sia rossi che bianchi provenienti dalle denominazioni Tavel, Châteauneuf-du-Pape, Lirac e Condrieu. Il vigneto si estende su 60 ettari, che comprendono 40 parcelle diverse distribuite su 8 comuni. Oggi la tenuta possiede una certificazione in biodinamica e può essere fiera dell’ecosistema che è riuscita a ricreare intorno alle vigne. Al fianco di Christophe è arrivato anche suo fratello Francis alla fine degli anni ’90. Dopo la morte improvvisa di Christophe, sua moglie Madeleine e sua figlia Ambre hanno preso le redini dell’attività, portando un vento di cambiamento in questa straordinaria tenuta.

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La tenuta produce un rosé unico, all’altezza degli altri vini della denominazione. Questo Tavel trae beneficio da un terroir costituito da galets roulés e lose calcaree e sabbiose. In queste terre crescono i vitigni grenache, cinsault, syrah, mourvèdre, clairette e bourboulenc.
Le uve vendemmiate a mano sono completamente diraspate prima della macerazione a freddo che dura dalle 36 alle 48 ore. Ecco un rosé dallo stile molto diverso rispetto alle tendenze attuali: di colore scuro e con riflessi bluastri. Il naso floreale e molto fruttato di fragola, ciliegia, ribes rosso, pompelmo rosa e mandarino introduce un vino armonioso, rotondo e fresco.
Questa cuvée gastronomica può essere conservata per 5-7 anni e, come un vino bianco, va degustata a 12° C, in abbinamento a carni bianche o a piatti orientali e asiatici.
Una gamma di rosé che rappresenta una bella scoperta e che La Revue du vin de France ha definito “un nuovo modello per i vini rosé”.