Questa proprietà si trova nella denominazione Saint-Émilion Grand Cru e dal Medioevo appartiene sempre alla stessa famiglia. I membri della famiglia avevano aderito alla cooperativa di Saint-Émilion poco prima della seconda guerra mondiale, prima di diventare autonomi e riprendere il mestiere di viticoltori indipendenti. Oggi si occupano della grande proprietà di 11,5 ettari, caratterizzata da terreni argillosi, calcarei e sabbiosi, ideali per la coltivazione di cabernet sauvignon, merlot e cabernet franc. Il loro lavoro è guidato da un approccio parcellare e dà vita a due cuvée.

Questa cuvée nasce da un lavoro in vigna ispirato ai principi di un’agricoltura sostenibile, che bandisce l’utilizzo di diserbanti chimici. Le vecchie parcelle sono tutelate e vinificate singolarmente. La fermentazione è realizzata con l’intento di preservare le note fruttate dell’uva. Per questo motivo si svolge in contenitori inerti (cemento e acciaio) che non cedono alcun sapore al vino. Il vino matura poi in barrique, in parte nuove e in parte usate. Si fa apprezzare per il suo profilo giovane e fragrante. Si consiglia di attendere però due anni prima di degustarlo, accompagnato da carne in umido con verdure.