Le cantine di tufo di Saumur celano numerosi tesori. Questa roccia caratterizza anche i terreni della denominazione, che negli ultimi anni si è ampliata, generando su di sé un rinnovato interesse grazie all’ascesa di alcuni viticoltori. In un’area di nove comuni, Saumur-Champigny produce dei vini fruttati e tendenzialmente leggeri (esclusivamente in rosso) a partire dal vitigno cabernet franc (o breton). La rivalutazione dei produttori dell’AOC ha dato luogo ad importanti modifiche, tra cui una diminuzione delle rese e un invecchiamento più lungo, che hanno portato alla realizzazione di vini più concentrati, adatti all’invecchiamento.
La denominazione si estende a est di Saumur, sulle colline attorno a Champigny, e più precisamente tra i comuni di Chacé, Dampierre sur Loire, Montsoreau, Parnay, Saint Cyr en Bourg, Saumur, Souzay-Champigny, Turquant e Varrains, alla confluenza della Thouet et della riva sinistra della Loira. Oltre al cabernet franc, il vitigno maggioritario, troviamo anche il cabernet sauvignon e il pineau d’Aunis. La specificità di Saumur-Champigny risiede nella ricchezza del suo terroir argilloso-calcareo e nella presenza di tufo nel sottosuolo. Questa roccia calcarea risalente al Cretaceo superiore assorbe le precipitazioni invernali, restituendo con parsimonia una parte dell’acqua durante i periodi di siccità. L’altra qualità di questo terroir è la sua grande capacità di immagazzinare il calore solare durante il giorno, per poi restituirlo di notte.