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Vosne-Romanée Henri Jayer
Informazioni sulla tenuta e sulla cuvée
Informazioni sulla tenuta

Henri Jayer è stato una delle più grandi figure del vigneto borgognone. Nato nel 1922, aveva solo 17 anni quando fu dichiarata la seconda guerra mondiale. Troppo giovane per essere chiamato alle armi come i suoi due fratelli, ha dovuto aiutare suo padre nella tenuta. Nessuna chance per gli studi, ma fu notato da René Engel e partecipò al primo corso di enologia alla facoltà di Beaune. Henri Jayer è stato così uno dei primi a comprendere e padroneggiare perfettamente la vinificazione in un'epoca in cui i viticoltori lavoravano solo su base empirica. Dopo la guerra, il figlio maggiore della famiglia riprese la tenuta, il secondo figlio fece dei corsi di Guardia Forestale, ed Henri, aiutato ancora una volta da René Engel, ottenne dei terreni in affitto a Vosne (tra cui Richebourg). Nel 1950, scoprì di essere l'unico a voler acquistare un appezzamento che era stato lasciato incolto: il Cros Parantoux. Così ha scavato la roccia madre e lavorato l’appezzamento per più di dieci anni. Ed è proprio questa parcella che lo ha reso “maître du pinot noir” (Robert Parker). Aveva l’abitudine di mettere in vasca “solo ciò che si può mangiare”, le uve erano sempre diraspate. È lui che ha inventato la macerazione prefermentativa a freddo, responsabile del colore e dell’aroma del pinot. Inoltre è stato uno dei primi a mettere in guardia i viticoltori sull'uso dei pesticidi nelle vigne. Dal 1989, ha passato gradualmente il testimone a suo nipote Emmanuel Rouget, a cui ha trasmesso le sue conoscenze e la capacità di estrarre il meglio dal pinot. Henri muore nel 2006, lasciando alla Borgogna un'eredità formidabile grazie ai suoi numerosi allievi: Jean-Nicolas Méo, Christophe Roumier, Dominique Lafon, Denis Mortet ecc. Ma alla Borgogna manca ancora quell'uomo che spesso soprannominavano “il professore” o “l'ingegnere” in virtù della sua incredibile intelligenza. Le ultime bottiglie di Henri Jayer sono ormai ricercate in tutto il mondo.

Informazioni sulla cuvée

A Vosne, nel suo terroir preferito, Henri Jayer ha realizzato questa cuvée secondo i suoi principi irrinunciabili: 100% di uve diraspate, invecchiamento in botti nuove (ma accuratamente selezionate in modo da non segnare mai il vino con aromi di legno) e macerazione prefermentativa a freddo. È un vino di bella fattura, denso ma anche d’infinita finezza.

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Informazioni aggiuntive

Regione: Borgogna

Tenuta: Henri Jayer

Colore: rosso

Vitigni: Pinot Noir
Abbinamenti cibo-vino: Faisan rôti, Côte de boeuf braisé, Gigot de sept heures

Denominazione: Vosne-Romanée

Proprietario: Henri Jayer

Viticoltura: rispettoso dell'ambiente Maggiori informazioni…

Temperatura di servizio: 16°

Le informazioni pubblicate qui sopra si riferiscono alle caratteristiche attuali del vino in questione. Non sono specifiche dell'annata. Attenzione, questo testo è tutelato dai diritti d'autore. È vietato copiarlo senza previo consenso da parte dell'autore.
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La quotazione del vino in dettaglio: Vosne-Romanée Henri Jayer 1990
Prezzo medio proposto ai privati + IVA, tariffa corrispondente al formato bottiglia. Evoluzione dell'indice (formato: bottiglia) © iDealwine.com S.A. - (quotazione/annata)
Quotazione attuale dell’annata 1990
2.016
Storico delle aggiudicazioni: Vosne-Romanée Henri Jayer 1990
07/03/20111.239
07/03/20111.797
07/04/2007708
28/12/2006648

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