La vocazione vinicola del Domaine de Chevalier si è affermata solamente nella seconda metà del XIX secolo, quando ancora portava il nome guascone di "Domaine de Chivaley". Grazie all'ambizione dell’allora proprietario Jean Ricard, la produzione iniziò a crescere, ottenendo rapidamente il riconoscimento del pubblico. A partire dal 1950, la consulenza del professor Peynaud diede un nuovo slancio alla tenuta, facendo migliorare ulteriormente la qualità dei vini bianchi. Dal 1983, le redini passano a Olivier Bernard, affiancato dai professori Pascal Ribereau-Gayon e Denis Dubourdieu. "L'uomo è solo un rivelatore... il terroir domina su tutto": questa è la filosofia dell’onorato proprietario. Tuttavia, il terroir della tenuta è noto proprio per essere capriccioso, povero in superficie ma ricco nel sottosuolo, soggetto al rischio di gelate a causa della sua forma concava, ma ben soleggiato grazie all’esposizione orientata a nord-sud. Bisogna quindi prestare un'attenzione particolare affinché riveli il suo carattere eccezionale.

Il secondo vino della tenuta L'Esprit de Chevalier ha il vantaggio di richiedere un periodo di invecchiamento più breve rispetto al primo vino. È allo stesso tempo ricco e vivace e mostra una bella armonia.