Piccolo borgo situato nel nord di Lons-le-Saunier e circondato da cinque colline che formano i raggi di una stella (Montangis, Mont Morin, Mont Genezet, Mont Muzard e Montarbeau), l’Étoile deve probabilmente il suo nome a questa particolarità geografica, ma non è escluso che possa riferirsi alle numerose stelle fossili ancora presenti nelle vigne, i “Pentacrinites”. Certo è che la finezza dei vini della denominazione mette d’accordo tutti. Il vigneto è coltivato in maggioranza con chardonnay e savagnin, e in misura minore con poulsard, soprattutto per la produzione del Vin de Paille. I vini bianchi esprimono tutta l’eleganza e la finezza del terroir di questo AOC. I terreni calcareo-argillosi, più leggeri rispetto a quelli di Châteaux Chalon, producono Vin Jaune più delicati e più teneri dei loro vicini, oltre a vini bianchi caratteristici o floreali, a base di chardonnay e savagnin. L’Étoile produce inoltre dei Vin de Paille nei quali è ammessa una piccola porzione di poulsard quando viene vinificato in bianco. Conosciuta originariamente per i suoi Crémant (si vocifera che gli stessi viticoltori della Champagne acquistassero questi spumanti jurassiani quando terminavano i propri vini), la denominazione ne produce ancora una parte di tutto rispetto a base di chardonnay.
La proprietà dello Château de l’Étoile fu acquistata da Auguste Vandelle nel 1883, ed è oggi alla quinta generazione con Georges Vandelle. Il vigneto si estende su una superficie di 25 ettari ed è composto essenzialmente dalla collina del Mont Muzard, i cui pendii a est, sud e ovest, dal sottosuolo marnoso-calcareo, sono particolarmente propizi per la vite. I vitigni sono composti da savagnin, chardonnay, poulsard e trousseau. La tenuta è uno dei punti di riferimento dello Jura.