Caricamento

Vini in vendita: Fleury Père & Fils

| 15 risultati
Photo d'arrière plan en noir et blanc montrant la lumière du soleil à travers des vignes
Photo du domaine 1 / 4
Photo du domaine 2 / 4
Photo du domaine 3 / 4
Photo du domaine 4 / 4

Fleury Père & Fils

Scoprite la Maison Fleury, vera realtà pionieristica della biodinamica in Champagne, con certificazione che risale al 1989! La vinificazione parzialmente realizzata in legno e senza utilizzo di solforosa per alcune cuvée, conferisce a questi champagne dell'Aube (Côte des Bar), a base principalmente di pinot noir, un'identità formidabile. Premiata con una stella da La Revue du vin de France e con quatto stelle da Bettane&Desseauve, questa Maison è anche una delle preferite di iDealwine!

La Maison Fleury si trova nella zona meridionale della Champagne, nell'Aube, e più precisamente nella Côte des Bar, a sud della Valle della Senna (a meno di 50 km da Troyes). Il vigneto si estende su 15,7 ettari, piantati principalmente a pinot noir (81%) e completati da chardonnay (13%), pinot blanc, pinot meunier e pinot gris. La tenuta è stata fondata nel 1895. Emile, bisnonno dell'attuale erede, viticoltore e vivaista, fu il primo della regione a piantare pinot noir innestati dopo l'invasione della fillossera. Suo figlio, Robert, produsse champagne per la prima volta nel 1929 e all’epoca era già uno di quei rari viticoltori che ambivano a produrre uno champagne di grande qualità. Suo figlio Jean-Pierre ha poi rilevato la tenuta nel 1962. Dal 1970 in poi inizia ad interessarsi a pratiche agricole più ecologiche, come il diserbo meccanico e l’uso di fertilizzanti naturali. Sempre più appassionato di una viticoltura “pulita”, nel 1989 diventa il primo viticoltore della Champagne a convertire il suo vigneto alla biodinamica. Dal 2009, Jean-Sébastien, quarta generazione della famiglia Fleury, ha preso in mano le redini della tenuta, portando avanti e affinando le pratiche colturali e perfezionando il lavoro in cantina, in particolare con la creazione di annate di eccezione. Oltre alla propria produzione, la Maison acquista anche uva biologica da altri produttori. In cantina come nelle vigne, la tenuta lavora nel totale rispetto delle uve, nel modo più naturale possibile e “affrettandosi lentamente”. Infatti tutti gli champagne prodotti invecchiano a lungo prima di essere sboccati. Alcune cuvée vengono vinificate in legno, spesso senza l’uso di solforosa. Inoltre, la lunga tradizione biodinamica della tenuta (che dura da oltre 30 anni!) conferisce ai vini una profondità e un equilibrio raramente raggiunti nella regione. È una maison insolita e veramente interessante.

H
2014
110
H
----
98
H
----
43
H
2008
96
H
2012
69
H
2011
60,50
----
50
----
50
H
----
110
H
----
47
H
2010
85
H
2016
69
H
----
55
H
2013
86
A
Variation Fleury

Variation Fleury

H
2018
106

L’OPINIONE DELLA CRITICA…

BETTANE & DESSEAUVE

“Jean-Sébastien e Benoît Fleury stanno creando un’ampia gamma di vini millesimati dal profilo molto intenso e armonioso […]. I vini esprimono un notevole equilibrio tra ricche note fruttate e grande freschezza. Tutto viene realizzato con precisione e rigore: i millesimati si affinano sui lieviti con il tappo in sughero, le sboccature sono effettuate su richiesta e i dosaggi adattati alle reali esigenze.»

LA REVUE DU VIN DE FRANCE

“Pioniera della biodinamica in Champagne dal 1989, la famiglia Fleury produce champagne intensi e armoniosi, caratterizzati da una presenza maggioritaria di pinot noir della Côte des Bar. Il vigneto, situato nella zona di Barséquanais, migliora con il passare degli anni e le pratiche utilizzate in campagna donano ricchi aromi ai mosti, che si avvalgono di vinificazioni in parte realizzate in legno, senza aggiunta di solforosa per alcune cuvée o di affinamenti con uso di tappi in sughero. Questa Maison visionaria propone una gamma di champagne che esprimono con straordinaria fedeltà la morbidezza, la maturità e la piacevolezza gustativa del pinot de l'Aube. Jean-Sébastien Fleury ha brillantemente raccolto il testimone di suo padre Jean-Pierre, un cultore della biodinamica molto apprezzato dai suoi colleghi.»