Champagne | Annata 2020
Prima di iniziare, è necessario fare una premessa di carattere generale: è importante ricordare le due particolarità della Champagne, che tendono a relativizzare la valutazione dell'ultima annata in questa regione. La prima è che la stragrande maggioranza delle bottiglie di champagne consumate... non sono millesimate, ma sono il frutto di un assemblaggio di più annate la cui combinazione, a seconda delle rispettive caratteristiche, tende a conferire un equilibrio gustativo piuttosto costante. Le qualità (o i difetti) di una singola annata non sono quindi particolarmente determinanti. Il secondo motivo è che lo champagne è un vino “trasformato”. Per giudicare la reale qualità di un’annata, ci sono solo due possibilità: o degustare dopo alcuni mesi dalla vinificazione i “vins clairs”” dell’annata, prima dell’inizio del processo che porta alla realizzazione dello champagne (ma sarà solo un'impressione incompleta), oppure attendere la fine del ciclo di produzione dello champagne millesimato, vale a dire aspettare diversi anni…
L'annata 2020 è stata difficile per i vigneron della Champagne, anche se un po’ meno estrema rispetto alla 2019. In Champagne tutto è cominciato sotto il segno della pioggia, con un inizio d’inverno molto umido (il mese di febbraio è stato il più piovoso mai registrato nella regione). Tuttavia la primavera è arrivata presto e il bel tempo ha favorito un germogliamento anticipato di tutti i vitigni a partire dall'inizio di aprile. Alla fine di aprile, alcune grandinate hanno devastato quasi 350 ettari nella zona di Château Thierry. La fioritura è avvenuta in condizioni favorevoli verso la fine di maggio. Dopo un mese di giugno dal tempo piuttosto coperto, l’estate è stata caratterizzata da un lungo periodo di siccità, che è durato da luglio fino alla fine di settembre. Le precipitazioni totali nei mesi di luglio e agosto sono state di soli 37,9 mm, significativamente inferiori rispetto ai precedenti record del 1964 e del 2018! Il caldo ha messo a dura prova anche le vigne, soprattutto durante il mese di agosto, causando fenomeni di scottatura dei grappoli, che hanno portato a una perdita del raccolto di circa il 10%.
La degustazione dei vini base del 2020 ha messo in luce vini potenti, ricchi, espressivi e fruttati, che tuttavia sono riusciti a conservare una bella freschezza. Il tenore alcolico è alto, ma generalmente inferiore rispetto al 2019.