Bordeaux | Annata 2006
Il 2006 è un'annata di medio livello, che presenta una qualità eterogenea a causa di condizioni meteorologiche poco favorevoli. Dopo le abbondanti precipitazioni registrate nel mese di marzo, la temperatura nei quattro mesi seguenti ha nettamente superato i valori stagionali. Il mese di luglio è stato canicolare. Di contro, la regione è stata soggetta ad un mese d'agosto fresco e piovoso, che ha ritardato la maturazione. L'inizio del mese di settembre è stato miracoloso, con temperature che sono tornate a raggiungere i 35°, ma a cui sono seguite poi abbondanti precipitazioni. La fine del mese di settembre e il mese di ottobre hanno beneficiato di un soleggiamento che ha permesso di salvare la situazione. Occorreva saper attendere per vendemmiare. Inoltre, in quest'annata delicata dal punto di vista climatico, l'intervento dell'uomo ha davvero fatto la differenza, obbligando i produttori ad operare una drastica selezione al momento della vendemmia e successivamente in cantina. Il risultato finale è un'annata che rivela un'ottima tenuta al palato. I terroir precoci coltivati a merlot hanno saputo volgere a proprio vantaggio la situazione. Denominazioni quali Pomerol e Saint-Émilion offrono vini vellutati. I grandi Cabernet, per il momento austeri alla degustazione, potrebbero in un secondo tempo rivelarsi magnifici, in particolare i Saint-Julien. Ma si dovrà attendere, perché il 2006 è un'annata da invecchiamento. I Graves si rivelano di grande finezza. I vini di Pauillac si distinguono per la loro complessità aromatica.
Salvati dal sole dei primi giorni di settembre, i bianchi secchi si mostrano gustosi, aromatici, ben equilibrati. Potranno essere apprezzati da giovani, anche se il loro potenziale di invecchiamento è buono. I vini dolci hanno risentito in modo particolare delle condizioni climatiche, che hanno reso difficile, per non dire impossibile, lo sviluppo della Botrytis. La selezione è stata dunque drastica allo scopo di mantenere solo le bacche attaccate dalla muffa nobile.