Beaujolais | Annata 2018
In questa annata molto soleggiata e calda è stato piuttosto facile produrre vini di buona qualità, ma più complesso ottenere cuvée eccellenti. Con un impatto molto ridotto della peronospora e ottime condizioni climatiche al momento della vendemmia, la raccolta è stata abbondante e sana. Per questo è stato facile produrre vini semplici e di buona qualità con molto frutto, almeno per quanto riguarda i viticoltori più esigenti. Alcuni viticoltori meno attenti invece, hanno ottenuto uve troppo mature con rese eccessive. In questi casi i vini sono troppo robusti e mancano di acidità, il colmo per un Beaujolais. Consigliamo quindi di prestare particolare attenzione durante gli acquisti, soprattutto ai semplici Beaujolais o Beaujolais Village, spesso ottenuti con termovinificazione, che non aiuta in questi casi.
Per quanto riguarda i cru, Côte de Brouilly se la cava particolarmente bene, meglio del suo vicino Brouilly. L’AOC è infatti riuscita a mantenere una gradevole freschezza. Morgon come sempre fa parlare di sé, con vini più potenti del solito che bisognerà probabilmente lasciar riposare per un po’ in cantina. Gran parte dei Fleurie è allo stesso livello, sebbene anche in questo caso la potenza potrà risultare a volte insolita rispetto all’abituale carattere delicato del cru. Gli altri cru sono più irregolari del solito. Chiroubles e per una volta Régnié (più alta) prevalgono leggermente sulle altre AOC. Tuttavia, in ogni cru i migliori viticoltori hanno prodotto ottimi vini, soprattutto a Moulin-à-Vent.