Puligny-Montrachet 1er Cru Clos de la Mouchère Henri Boillot (Domaine) 2022

Presentazione del lotto

Puligny-Montrachet 1er Cru Clos de la Mouchère Henri Boillot (Domaine) 2022

La cuvée

Il vigneto Clos de la Mouchère è un monopole della tenuta Henri Boillot, situato all’interno del premier cru Les Perrières, con un’estensione di quattro ettari. Un terroir eccezionale, che dona uno Chardonnay profondo e minerale, realizzato con grande cura. L'affinamento in botte per 14 mesi conferisce alla struttura una bella densità. All’olfatto spiccano le note speziate, accompagnate da una grandissima maturità del frutto, senza alcuna pesantezza, con accenti di frutti a polpa gialla e bianca. Al palato è profondo, potente e unisce perfettamente un carattere deciso e una bella mineralità. Un vino di rara concentrazione.

Informazioni sulla tenuta: Henri Boillot

Situata a Volnay, la tenuta Henri Boillot è diventata un punto di riferimento di Puligny-Montrachet. Questa tenuta, dal profilo discreto ma rinomata e ben nota agli intenditori, si estende su 15 ettari nella parte meridionale della Côte de Beaune. Da diverse generazioni (più precisamente dal 1885) Henri Boillot produce e invecchia sui migliori terroir della zona una notevole selezione di Cru prestigiosi. La reputazione della tenuta si basa sui suoi Grand Cru della Côte de Beaune, eleganti, vigorosi e magistralmente armoniosi. Sette ettari di vini bianchi divisi tra Puligny-Montrachet Premier Cru (Les Perrières, Les Pucelles, Clos de La Mouchère), Meursault Premier Cru Les Genevrières e Savigny-les-Beaune Premier Cru Les Vergelesses. Oggi è il figlio Henri che ha preso le redini del vigneto di famiglia e anche della maison de négoce creata nel 1996 solo per i bianchi, e nella quale ogni Premier Cru o Grand Cru è prodotto esclusivamente da un fornitore per preservare l'autenticità del terroir. I bianchi, in generale hanno bisogno un po' di affinamento e migliorano splendidamente con il tempo, in quattro o cinque anni. Ciò è possibile grazie all’applicazione costante e rigorosa dell’agricoltura sostenibile: l'aratura delle vigne (da 8 a 10 passaggi all'anno), la scelta di non utilizzare diserbanti, una limitazione delle rese (40hl/ha in media) e la raccolta manuale effettuata il più tardi possibile. Nel 2005 la tenuta ha unificato il nome con l'acquisto di Jean Boillot da parte di Henri Boillot.

Caratteristiche specifiche