Givry Prélude Joblot (Domaine) 2022
13%
0.75L
Intensità
Uno Givry Blanc intenso e fruttato, bilanciato da una limpida mineralità. Da assaporare fin da subito!
Maggiori informazioniIl Domaine Joblot ci propone Prélude, uno Givry Blanc che un tempo portava il nome di Pied de Chaume (fino all’annata 2016). A partire da quell’anno, il viticoltore ha deciso utilizzare anche giovani vigne di altre parcelle. Questa cuvée è il frutto di viti di chardonnay di circa 30 anni, che godono di un’esposizione a est e vengono coltivate con estrema cura su suoli ricchi di marne e calcare. Grazie alla spollonatura e alle vendemmie verdi, le uve riescono a raggiungere una maturità e una complessità ottimali, prima di essere raccolte manualmente. In cantina, le fermentazioni sono avviate con utilizzo di lieviti indigeni. Dopo una leggera filtrazione, il vino viene invecchiato per un anno in barrique di primo passaggio.
Alla degustazione, presenta un bel colore giallo chiaro con riflessi verdi. All’olfatto sprigiona note di agrumi e frutti a polpa bianca. Il palato rivela una splendida trama minerale che bilancia una struttura piuttosto morbida, che ricorda note mielate. Vi consigliamo di assaporare questo vino in gioventù con spaghetti alla bottarga, una tartare di salmone o un coniglio alla crema.
Presentazione del lotto
Givry Prélude Joblot (Domaine) 2022
La cuvée
Il Domaine Joblot ci propone Prélude, uno Givry Blanc che un tempo portava il nome di Pied de Chaume (fino all’annata 2016). A partire da quell’anno, il viticoltore ha deciso utilizzare anche giovani vigne di altre parcelle. Questa cuvée è il frutto di viti di chardonnay di circa 30 anni, che godono di un’esposizione a est e vengono coltivate con estrema cura su suoli ricchi di marne e calcare. Grazie alla spollonatura e alle vendemmie verdi, le uve riescono a raggiungere una maturità e una complessità ottimali, prima di essere raccolte manualmente. In cantina, le fermentazioni sono avviate con utilizzo di lieviti indigeni. Dopo una leggera filtrazione, il vino viene invecchiato per un anno in barrique di primo passaggio.
Alla degustazione, presenta un bel colore giallo chiaro con riflessi verdi. All’olfatto sprigiona note di agrumi e frutti a polpa bianca. Il palato rivela una splendida trama minerale che bilancia una struttura piuttosto morbida, che ricorda note mielate. Vi consigliamo di assaporare questo vino in gioventù con spaghetti alla bottarga, una tartare di salmone o un coniglio alla crema.
Informazioni sulla tenuta: Joblot
Fiore all’occhiello della denominazione Givry, il Domaine Joblot si distingue per la purezza del frutto, l'armoniosa morbidezza e il fascino dei vini prodotti, soprattutto a partire dal 2012, grazie al talento di Juliette Joblot. Lo stile dei vini fa leva sull’eleganza, i sentori fruttati e una struttura di buon corpo. Una qualità che richiede il massimo del rigore e della precisione e che si basa su elementi come la densità di impianto molto elevata (11.000 ceppi per ettaro), le basse rese, la diraspatura e l’uso di lieviti indigeni. La data della vendemmia non viene scelta sulla base del tenore zuccherino, ma in base all'equilibrio acido dell’uva, permettendo così di estrarre un frutto fragrante e non eccessivamente maturo. A tutti i vini viene riservato lo stesso trattamento, dalle denominazioni Village ai Premier Cru. Per quanto riguarda l’invecchiamento, la proporzione di legno nuovo garantisce sempre ottimi risultati, sebbene sia piuttosto elevata. La tenuta si estende su quasi 14 ettari, prevalentemente impiantati a pinot noir. L’azienda offre una gamma di otto vini, tutti della denominazione Givry.
Caratteristiche specifiche
Quantità: 1 bottiglia
Provenienza: tenuta
IVA detraibile: sì
Cassa in legno/Cofanetto originale: no
Capsula CRD: sì
Gradazione alcolica: 13 %
Regione: Borgogna
Denominazione: Givry
Proprietario: Joblot (Domaine)
Annata: 2022
Colore: bianco
Temperatura di servizio: 12°
Intensità del vino: ricco, morbido
Aroma dominante: frutti bianchi
Occasione di degustazione: vino per l’aperitivo