Crozes-Hermitage Les Varonniers Chapoutier 1999

Presentazione del lotto

Crozes-Hermitage Les Varonniers Chapoutier 1999

La cuvée

A lungo occupata da frutteti e da terre incolte, la denominazione Crozes-Hermitage è nata nel 1952, rimanendo un po’ nell’ombra rispetto a Hermitage, la “sorella maggiore”. Oggi i vini di questa AOC hanno acquisito un’identità propria.
Per produrre questa cuvée, Michel Chapoutier utilizza le uve delle sue vigne di syrah più antiche presenti nella denominazione (in media 60 anni). Le vendemmie sono effettuate manualmente, una volta raggiunta la maturità ideale delle uve. La vinificazione avviene in piccole vasche di cemento chiuse e viene conservato solo il mosto fiore. Il vino matura poi in barrique di rovere tra i 14 e i 18 mesi.
Les Varonniers sprigiona aromi di frutti rossi molto maturi e di liquirizia. Al palato esprime una certa potenza e una bella densità, con note di confettura leggermente vanigliate, acquisite durante il periodo di invecchiamento. La persistenza al palato è impressionante. Questo vino può essere conservato senza problemi per oltre 30 anni e, a seconda delle annate, anche fino a 75 anni. Dategli pure fiducia per gli abbinamenti con i piatti di carne.

Informazioni sulla tenuta: Chapoutier

La Masion Chapoutier, senza dubbio uno dei nomi di punta della Valle del Rodano, produce le sue bottiglie più pregiate sotto la denominazione Hermitage. La tenuta si estende su una superficie di 350 ettari, convertiti in agricoltura biodinamica. Attualmente è il più grande vigneto della Francia ad aver adottato questo metodo di coltivazione già dal 1999, anno in cui ha ottenuto la certificazione. Chapoutier è spesso l’ultima azienda della regione a vendemmiare, ciò allo scopo di ottenere una maturità ottimale delle uve. Il know-how aziendale è stato poi esteso ad altri vigneti: in Provenza, nel Beaujolais, a Roussillon, nella Champagne, in Alsazia, in Portogallo e persino nell’Australia del sud. La storia di famiglia ha inizio nel 1808, ma è nel 1879 che vengono definiti i contorni, quando Polydor Chapoutier acquista alcuni ettari di vigne per dar vita ad un’attività di produzione e vendita di vino. Da allora, sette generazioni si sono succedute alla guida della tenuta, fino a Michel Chapoutier. Dal 1996 tutte le etichette sono trascritte in Braille.

Caratteristiche specifiche