Château Poujeaux 2002
12.7%
9L
Intensità
Un Moulis-en-Médoc dal profilo raffinato, ma con una trama tannica molto presente che conferisce al vino un buon potenziale di invecchiamento.
Maggiori informazioniPresentazione del lotto
Château Poujeaux 2002
La cuvée
Lo Château Poujeaux è una delle tenute di riferimento dell’AOC Moulis-en-Médoc. Da quando lo château è passato sotto la direzione della famiglia Cluvelier, i vini hanno decisamente guadagnato in finezza. Il cabernet sauvignon domina l’assemblaggio, completato da merlot e petit verdot. Questi vitigni devono il loro splendore ai profondi terreni ghiaiosi tipici della regione e di questa denominazione poco conosciuta che va sotto il nome di Moulis-en-Médoc. Coltivate con cura, le uve sono sottoposte a una rigida selezione prima della vinificazione. Quest’ultima consiste in una fermentazione a grappolo intero in vasche di acciaio inox, legno e cemento. La temperatura è rigidamente controllata allo scopo di preservare la freschezza del frutto. Vengono effettuate delle estrazioni mediante rimontaggio e la fermentazione in vasca dura una ventina di giorni. Segue poi un invecchiamento di un anno in botti di rovere, con una percentuale di legno nuovo pari al 30%, mentre la parte restante consiste in barrique usate di primo o secondo passaggio. Alla degustazione, il vino presenta un colore rosso granata molto profondo attraversato da riflessi violacei, da cui si sprigiona un bouquet intensamente profumato, ricco di note di violetta, ribes nero, tabacco e pietra focaia. Il palato seduce con i suoi tannini vellutati, la bella trama minerale, l’eleganza e, soprattutto, una grande persistenza.
Informazioni sulla tenuta: Château Poujeaux
Le prime tracce del vigneto di Poujeaux risalgono al XVI secolo. Sotto il nome di La Salle de Poujeaux, la tenuta era allora una dipendenza dell'attuale Château Latour. Durante il XIX secolo, Château Poujeaux apparteneva alla famiglia Castaing, fino a quando non fu diviso in tre parti nel 1880, in occasione di una successione. La parte di uno degli eredi, Philippe Castaing, fu acquistata nel 1921 da François Theil. Suo figlio Jean riunirà le tre parcelle della tenuta nel 1957. Alla sua scomparsa nel 1981, tre dei suoi sette figli gestirono la tenuta, che fu poi diretta dalla Société Anonyme Jean Theil dal 1997 al 2007. Château Poujeaux è stato acquistato da Philippe Cuvelier (proprietario del Clos Fourtet sulla riva destra) nel 2008. Il vigneto, che si estende su 68 ettari in un unico appezzamento, è perfettamente situato su rilievi ghiaiosi tradizionalmente adatti alla coltivazione dei classici vitigni bordolesi: cabernet sauvignon per la potenza, merlot per la morbidezza, cabernet franc per la finezza e petit verdot per l'eleganza. Quest’armonioso assemblaggio, viene poi invecchiato in barrique di rovere, rinnovate per un terzo ogni anno, e dona un vino che coniuga perfettamente concentrazione, ricchezza e armonia. Un equilibrio caro al presidente Georges Pompidou, estimatore incondizionato di Château Poujeaux, come riferì nel 1972 il giornalista Philippe Couderc: “riconosciamo all'attuale presidente notevoli appetiti, che non trascurano la gastronomia. Non troviamo nella sua cantina nessun Premier Cru. Preferisce Château Poujeaux, un Médoc della denominazione Moulis, classificato come Crus Bourgeois. È un vino rosso potente e terroso con struttura e corpo. Intenso e robusto, possiede anche una bella finezza. Tutte cose che, parlando con rispetto, devono piacere all'uomo di Cajarc."
Caratteristiche specifiche
Quantità: 12 bottiglie
Livello: 12 NormaleCommenti: 12 Etichette con delle leggere macchie, 12 Etichette lievemente macchiate, 1 Cofanetto leggermente rovinatoProvenienza: privato
Tipo di cantina: cantina sotterranea
IVA detraibile: no
Cassa in legno/Cofanetto originale: sì
Capsula CRD: sì
Gradazione alcolica: 12.7 %
Regione: Bordeaux
Denominazione: Moulis
Proprietario: Philippe Cuvelier
Annata: 2002
Colore: rosso
Temperatura di servizio: 16°
Intensità del vino: classico
Aroma dominante: frutti neri
Occasione di degustazione: vino gastronomico