Cornas Les Vieilles Vignes Alain Voge (Domaine) 2019

Presentazione del lotto

Cornas Les Vieilles Vignes Alain Voge (Domaine) 2019

La cuvée

Grande classico della tenuta, questa cuvée è anche la più antica. Nasce da vigne di circa sessant'anni, che affondano in profondità le radici in antichi suoli granitici e sono gestite nel pieno rispetto della natura. Le uve sono state raccolte manualmente, parzialmente diraspate e poi fatte fermentare con lieviti indigeni in tini di acciaio inox con macerazione sulle bucce di alcune settimane. Durante questo periodo, Alain Voge e il suo team hanno eseguito regolarmente follature e rimontaggi: fino a due volte al giorno.
Questo Vieilles Vignes si presenta all’olfatto con uno stile molto elegante. Frutti a bacca scura, note di erbe bruciate, rinfrescate da splendide note floreali. Al palato offre un carattere più intenso, ben bilanciato da una freschezza minerale. Esprime un perfetto equilibrio tra ricchezza fruttata e acidità, sfoderando tannini decisi e un’eccezionale lunghezza.
Se il successo di questa cuvée ha attraversato i decenni, lo farà anche la bottiglia che acquisterete: il suo potenziale d’invecchiamento è incredibile. Dimenticate la bottiglia per vent'anni in cantina prima di degustarla con della selvaggina.

Informazioni sulla tenuta: Alain Voge

Nel 1958, Alain Voge entra a far parte della piccola tenuta agricola di famiglia accanto al padre, e decide di abbandonare la policoltura per dedicarsi esclusivamente al vino. Sviluppa così la vendita diretta e fa conoscere al mondo la denominazione Cornas, rimasta per molto tempo all’ombra delle altre denominazioni del Rodano settentrionale. Cornas deve quindi molto a quest’uomo, che ha ripiantato e dato nuova vita al suo vigneto. Oggi la famiglia possiede vigne sparse in diverse regioni: Cornas (6,5 ha), Saint-Péray (4 ha), Saint-Joseph e Côtes du Rhône. I suoi syrah e gli eccezionali vini bianchi e frizzanti di Saint-Péray sono acclamati in tutto il mondo. A partire dal 2004, la tenuta ha proseguito la sua crescita sotto la direzione di Albéric Mazoyer, ex responsabile tecnico di Chapoutier, ottenendo nel 2013 la certificazione di agricoltura biodinamica. Un punto di riferimento assoluto.

Caratteristiche specifiche